L’ASEAP e LE NOSTRE RADICI continuano nel solco del compianto Presidente Antonio Romano

Domenica 23 marzo 2021 Antonio Romano, per antonomasia il Presidente dell’Associazione ex alunni passionisti – ASEAP, nell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta cessava di vivere volando tra le praterie di un Cielo senza fine. La sua dipartita fu improvvisa e inaspettata e fu causata dalle conseguenze del famigerato COVID-19 che aveva contratto solo qualche giorno addietro. Da quel fatidico girono sono trascorsi diversi mesi e l’Associazione ex alunni passionisti, anche se con fatica, ha ripreso la programmazione della sua attività relazionale, di scambio, di attivazione di iniziative tra i soci e per i soci. Domenica 21 novembre u.s. nel convento dei Padri passionisti di Airola (BN), per iniziativa di Padre Ludovico Izzo – Padre spirituale dell’ASEAP e membro della locale comunità passionista, si è tenuta la commemorazione del “Presidente” Antonio Romano, per gli amici Tonino, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Superiore Padre Amedeo De Francesco e alla quale hanno partecipato una folta rappresentanza dell’Associazione, Padre Francesco Minucci della comunità passionista di Forino (AV), la consorte Sig.ra Eleonora e i figli Nicola e Maria Consiglia con le rispettive famiglie nonché i passionisti della comunità ospitante: PP. Ludovico, Emanuele ed Onorio.
Lo shock dell’improvvisa perdita dell’instancabile ed inesauribile Presidente Romano sembra in via di superamento e ciò è dimostrato dalla pubblicazione del bollettino dell’ASEAP “LE NOSTRE RADICI” n. 2 – aprile 2021, n. 3 – settembre 2021 e n. 4 – dicembre 2021 curati, con il contributo dei soci, da Antonio Gargiulo e da Padre Antonio Rungi e dalla socializzazione che “Per il 25 aprile 2022 è intenzione dei soci dell’ASEAP organizzare il proprio raduno annuale, che causa pandemia non è stato possibile tenere sia nel 2020 che nel 2021”.
Il bollettino n. 4 – dicembre 2021 – è impreziosito dal contributo di Padre Ludovico Izzo con “Il Natale: la luce dopo le tenebre” ove ha scritto che “Il Natale è sempre stato visto nell’immaginario della gente, fin dagli inizi degli antichi riti pagani che vedevano nell’allungarsi delle giornate, come il duello tra le tenebre e la luce. Ma nel cuore di ogni cristiano è chiara l’idea che dentro le tenebre si nasconde sempre la luce e per noi cristiani è la luce vera, quella che illumina ogni uomo è Gesù il Figlio di Dio. (…)”; Padre Giuseppe Comparelli con il “Natale dell’Alunnato” e ha vergato che “(…) A Calvi qualcosa ha funzionato, magari anche con qualche punizione ai discoli, un agrodolce necessario alla tutela della crescita. Tutto sommato, quegli anni tornano alla mente anche per contrasto se l’attuale paesaggio natalizio delle nostre città ha spodestato i simboli della festa dalla loro ragione. (…)”; Franco Silvestre con “Quante volte, Signore” con delle constatazioni e delle invocazioni al Signore della Vita “(…) Ripiana, per favore la mia vita, o quel che resta di essa; aiutami a trovare la giusta direzione e a rifuggire dall’ennesima illusione che mi viene proposta dalle mie esperienze e paure. Dammi il senso del vero e la misura di me stesso, che non possa vacillare come un otre pieno di vento sbattuto dalle correnti”; Samuele Ciambriello, già membro della comunità passionista e attuale garante campano dei detenuti, che con “Visitare i carcerati: un’opera di misericordia e di impegno civile” ha scritto “(…) Con i detenuti parlo di giustizia di riconciliazione, ma anche di giustizia di speranza, di porte aperte, di orizzonti, di giustizia riparativa…”; Antonio Gargiulo con il “Giubileo dei Passionisti” ha riportato, tra l’altro, uno stralcio del messaggio di Papa Francesco ai Padri passionisti in occasione dell’inizio del Giubileo per il terzo centenario della Congregazione della Passio (Passionisti) “Non stancatevi di accentuare il vostro impegno in favore dei bisognosi dell’umanità, soprattutto verso i crocifissi della nostra epoca: i poveri, i deboli, gli oppressi e gli scartati dalle molteplici forme di ingiustizia”; Salvatore Romano con “La sintesi di un anno di grazia – Il Giubileo dei Passionisti” ha scritto “(…) Per noi ex alunni Passionisti dell’ASEAP il Giubileo della Congregazione dei Passionisti voluta dal fondatore san Paolo della Croce è un evento eccezionale. (…) Il Giubileo che stiamo vivendo ci invita a riflettere sul significato della misericordia, della disponibilità verso coloro che soffrono, e verso i poveri. Avere avuto la possibilità e la fortuna di far parte della famiglia Passionista per me è stato il massimo che avrei potuto sperare di avere nella mia vita”; Padre Antonio Rungi con “Ceccano (FR). La prematura morte di padre Antonio Mannara” ha delineato la figura e l’opera del confratello recentemente scomparso e ha scritto “Una morte inattesa, inaspettata che ha lasciato un profondo dolore nel cuore di quanti hanno conosciuto e apprezzato padre Antonio Mannara, sacerdote passionista, superiore della comunità della Badia e parroco di Santa Maria a Fiume, Ceccano. (…) Molto riservato, silenzioso, ma educato, gentile e rispettoso, si è dimostrato molto attivo nel campo della pastorale giovanile e altrettanto dinamico nel suo impegno di sacerdote e passionista, che ha sempre svolto il suo ministero con dedizione e diligenza, facendosi amare dal Popolo di Dio a lui affidato”.
Nel bollettino non sono mancate preghiere e invocazioni quali la “Preghiera a Gesù Bambino” di San Giovanni Paolo II, la socializzazione della proroga del Giubileo al 31 maggio 2022, il Salmo 62, il messaggio di Papa Francesco per la V Giornata Mondiale dei poveri (14 novembre 2021) e il ricordo, nel 1° anniversario della morte – 25 novembre 2020, del calciatore Diego Armando Maradona.

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