Arriva in Cassazione la proposta di legge per la cancellazione dell’Autonomia Differenziata
L’obiettivo è quello di mettere una pietra tombale sull’ennesimo scippo di risorse ai danni del Mezzogiorno. Per questo il Movimento 24 Agosto Equità Territoriale ha presentato in Corte di Cassazione, la proposta di legge costituzionale per l’eliminazione dalla Costituzione di ogni riferimento all’Autonomia Differenziata.
Gli esponenti del M24A-ET spiegano che con questa proposta di legge chiedono “la cancellazione dell’autonomia differenziata dalla Carta costituzionale e quindi la sterilizzazione a priori di ogni tentativo di attuarla. Con l’Autonomia, il trasferimento delle risorse alle Regioni avverrebbe secondo il criterio geografico e in proporzione alla ricchezza (più hai, più ti viene dato)”.
In una nota si legge che “adottare il regionalismo differenziato significherebbe quindi autorizzare l’ennesimo scippo di risorse al Mezzogiorno che per anni ha contribuito all’arricchimento delle regioni del Nord. Per intenderci, Bonaccini, Zaia e Fontana vorrebbero venisse applicato tenendo fuori l’approvazione dei LEP – livelli essenziali delle prestazioni – cosicché potrebbero prendersi il malloppo dei soldi di tutti noi italiani soltanto perché continuerebbe a restare in piedi il criterio della spesa storica”.
“Non possiamo più consentire che ciò avvenga. Ricordiamo che dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha sottratto al Sud 840 miliardi di euro, in media 46,7 miliardi all’anno, per destinarli al Settentrione. E ricordiamo inoltre che lo stesso sta per avvenire con il PNRR: al Sud spettava circa il 70% di quelle risorse ma nei fatti arriveremo forse al 10%”.
“L’autonomia differenziata non è un male solo per il Mezzogiorno ma anche per il Nord che senza il rilancio dell’intero Paese finirà col perdere ricchezza e quindi competitività. La politica deve smettere di programmare sulla base di pregiudizi utili solo al consenso politico. Il governo si metta a far di conto se vuole davvero garantire davvero il rilancio economico dell’Italia”.