I “Fiati” di Angelo Scialdone
A ben volere, il mondo musicale, così banale ed insignificante per i “non addetti ai lavori”, acquista un suo fascino, avvincente se visto dall’interno e, più precisamente dal punto di vista dei costruttori. La musica banale che tanto facilmente e distrattamente ascoltiamo è il risultato di secoli d’impegno mentale ed artigianale teso a lavorare i rumori ed a cavarne delle armonie indimenticabili. Ai nostri occhi, abituati ormai a floppy disks e basi per karaoke, tutto questo non arriva. Ben altra aria si respira, invece, in uno dei pochissimi laboratori di riparazione di strumenti musicali a fiato rimasti in Italia. In Campania e precisamente in provincia di Caserta, uno di questi è il “Diapason” di Angelo Scialdone, già noto musicista che vive ed opera in Vitulazio. È lo stesso “Dottore degli strumenti” a dirci che i laboratori rimasti nel paese della Lirica e degli Stradivari di Verdi e Guido D’Arezzo, si contano, al massimo, sulle dita di una mano. Perché? Assai probabilmente è dovuto al calo d’interesse nei confronti di tale attività che si inserisce nel più generale disinteresse per l’artigianato che ormai riguarda l’Italia intera, e tutto ciò a dispetto della dilagante disoccupazione fonte di tante povertà. C’è, comunque, da considerare che questo lavoro non si impara a scuola. Lo stesso Angelo Scialdone che per tenersi aggiornato sulle numerose innovazioni delle varie tecniche di riparazioni ogni anno si reca ogni anno in visita alla Fiera Intercontinentale degli strumenti che si svolge a Francoforte in Germania, ricorda gli inizi della sua passione, nata mentre era studente al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. “In quelle, giornate” – ci racconta Angelo – “mentre aspettavo a Porta Capuana l’autobus che da Napoli mi avrebbe portato prima a Capua e successivamente a Vitulazio, impegnavo il mio tempo osservando gli artigiani del laboratorio Raffaele Dell’Anno che compivano dei veri e propri miracoli, prima costruendo gli utensili necessari e poi utilizzandoli per la riparazione degli strumenti musicali a fiato. Da lì iniziai, come autodidatta, con una semplice pinza e cacciavite. La passione ha fatto il resto. Ed il resto non è poco se si considera che oggi al Diapason arrivano strumenti in riparazione e revisione dall’intera Italia meridionale e non solo, e che i risultati sono al di là di ogni immaginazione. Ricordo, ad esempio” – continua Angelo – “che un po’ di tempo addietro un musicista di Bellona (CE) si presentò da me con un sassofono finito sotto la sua auto per errore di calcolo: fu un lavoro di ricostruzione delicatissimo il cui risultato fu molto soddisfacente. Come avviene in ogni bottega artigianale, anche al Diapason uno strumento che ritorna all’ottimale funzionamento iniziale produce la gioia e la soddisfazione del lavoro ben fatto, non è solo uno strumento che risuona ma un malato che si rialza, un cervo guarito che riprende a saltellare per i monti, un prigioniero che riconquista la libertà”.
(Biografia tratta dal 13° volume della collana “Chi è? – Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati” di Franco Falco ed Autori vari, presentato sabato 26 giugno 2021 in occasione della XVIII edizione di Ambiente Cultura Legalità)