Il viterbese Francesco Paolocci riporta in vita Totò durante la trasmissione “Citofonare Rai 2”
Il programma domenicale “Citofonare Rai 2” condotto da Simona Ventura e Paola Perego, ha omaggiato i suoi telespettatori con un ospite straordinario che ha attirato l’attenzione e incuriosito tutti coloro che erano intenti a guardare la trasmissione.
“Il Principe della risata il grande Antonio De Curtis in arte il magnifico Totò”, ha fatto il suo ingresso nello studio, quest’ultimo impersonato magistralmente dal bravissimo Francesco Paolocci, ha cantato e ballato con le movenze del grande attore la canzone “Miss, mia cara miss”, a seguire ha eseguito uno sketch e per ultimo ha interpretato la canzone “Malafemmena”.
Una superlativa imitazione che ha suscitato emozione nelle conduttrici, e negli ospiti presenti Iva Zanicchi in studio e Massimo Ranieri in collegamento da casa.
Tante sono state in passato e lo sono ancora le imitazioni dedicate al grande artista partenopeo, ma mai nessuno però si era spinto così oltre nell’imitarlo così bene, il timbro della voce, le movenze, e soprattutto il trucco facciale, rendono l’imitazione eseguita dal Paolocci molto più reale.
Ma vediamo chi si nasconde dietro al volto dell’indimenticabile Totò, scopriamo chi è Francesco Paolocci.
I fratelli Francesco e Gaetano Paolocci sono due ricercatori professionisti, esperti nella creazione di molteplici tipologie di effetti speciali cinematografici tridimensionali ed ottici, e della realizzazione pratica degli effetti stessi.
La loro esperienza in campo nasce nel lontano 1983 in North Carolina presso gli stabilimenti cinematografici di Dino De Laurentiis, è lì che si concretizza l’idea di riproporre dal vivo, attraverso dei sofisticati effetti speciali di trucco (special make-up), un grande mito dello spettacolo italiano, il grande attore comico “Principe Antonio De Curtis in arte Totò”.
Si trattava del progetto di un trucco molto elaborato, in protesi di make-up, che avrebbe reso Francesco, come attore, libero completamente di esprimersi e, come faceva Totò, passare in rassegna tutte le migliori espressioni, senza alcuna limitazione ricalcandone movenze ed atteggiamenti.
Dino De Laurentiis aveva in passato prodotto molti films con l’attore comico napoletano e ai fratelli Paolocci sembrava una magica coincidenza che questa idea, inizialmente mai confessata al grande produttore, potesse nascere proprio in America e non in Italia (patria legittima del grande attore scomparso).
Da quel momento iniziò di fatto, per questi giovani artisti, uno studio che continuò per ben venti anni, accompagnato da una passione e stima crescenti per l’artista scomparso.
Nell’agosto del 1998, il produttore cinematografico Fabrizio Capucci, che pure aveva recitato accanto a Totò nel film “Rita, la figlia americana” (italia,1965), ingaggia Francesco Paolocci per il doppiaggio di uno spot televisivo dove compariranno immagini tratte da spezzoni di vari films di Totò, a lui il compito di prestare la sua voce nei modi e nel timbro del tutto simili a quella del vero Totò. Una promozione televisiva costata più di sette miliardi di lire, la quale si rivela da subito una scommessa per tutti; Francesco che negli anni aveva studiato la voce del grande Totò alla perfezione stupisce tutti, in sala doppiaggio, con una interpretazione davvero straordinaria; riuscirà infatti ad imitarne non solo le inflessioni, ma la dolcezza e il calore, tanto da sembrare la vera voce di Totò.
Questa passione, nel tempo, porterà poi Francesco, in veste di imitatore di Totò, a partecipare a diverse trasmissioni televisive e ad incontrare vari personaggi che ebbero la fortuna di conoscere il grande attore; ma l’incontro più emozionante e significativo resterà quello con la figlia del comico napoletano, Liliana De Curtis, nel gennaio del 1995.
Per qualche anno gli artisti Francesco e Gaetano Paolocci, insieme al grande Dino De Laurentiis si impegnano a perfezionare questa particolare interpretazione di Totò; i suggerimenti del grande produttore e la loro ricerca della perfezione producevano nel tempo una visione di Totò estremamente fedele all’originale e, per alcuni aspetti, toccante.
Dino De Laurentiis, napoletano che ha conosciuto Totò e ne ha prodotto i films, spinse infatti questi artisti verso un’impresa quasi impossibile, visto che Totò è imprescindibilmente legato alla sua “maschera”, occorreva perfezionare all’inverosimile le operazioni di trucco sul suo viso, lavoro che fu affidato a Gaetano, fratello di Francesco, già specializzato negli effetti speciali di trucco cinematografico, verificando continuamente se anatomicamente il suo viso era realmente compatibile per tale complessa ricostruzione.
Passò del tempo quando di provino in provino si riuscì a vedere finalmente realizzato questo sogno, con la grande approvazione del più grande produttore di tutti i tempi: “Mai c’è stata l’occasione di incontrare un’interprete che facesse del grande Totò non una semplice imitazione ma qualcosa decisamente oltre, uno studio del Principe della risata non limitato alla rappresentazione “macchiettistica” ma che spaziasse nell’emozionante interpretazione dell’uomo Antonio De Curtis fuori le quinte, lontano dal set, dagli anni di gioventù a quelli ultimi della senilità”.
L’ultimo progetto del produttore era un “un omaggio cinematografico al più grande e misconosciuto dei comici italiani” Un film per raccontare la vita drammatica di Totò con l’aiuto dei più grandi scrittori, registi e showman italiani…. l’idea che De Laurentiis accarezzava da un trentennio si era trasformata in un progetto concreto da un anno. Aveva trovato l’interprete fisicamente perfetto di De Curtis in Francesco Paolocci, truccato dal fratello Gaetano, mago degli effetti speciali.
Nel vederlo, Dino s’era commosso… si erano resi disponibili a quest’atto d’amore scrittori come Umberto Eco e Raffaele La Capria, i registi: Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, perfino star come Fiorello e Celentano…
Ma colse tutti di sorpresa la scomparsa del produttore Dino De Laurentiis, che avvenne nel novembre del 2010, ed il progetto fu abbandonato.
Dal momento in cui è apparso in trasmissione, i social sono stati invasi da tanti commenti e richieste di trovare un regista che portasse a termine ciò che era stato pensato dal grande produttore.
C’è chi ha scritto: “Ha risuscitato il grande Totò”, e non sono mancati i complimenti anche da parte di tanti personaggi dello spettacolo, tra cui: Raoul Bova, Elena Sofia Ricci, Angela Melillo, Valeria Graci, Giovanni Vernia, Marco Carta, Ezio Greggio e molti altri.