Il mito di Edith Piaf rivive al Garibaldi

Standing ovation per Francesca Marini e Massimo Masiello venerdì al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere al termine dello spettacolo “Verso il mito… Edith Piaf”. Dopo due rinvii causati dalla pandemia finalmente la Città del Foro ha potuto assistere ad un eccellente spettacolo dove la vita del “passerotto” infelice è stata raccontata tra canzoni famose, video, foto, da Marini che sulla scena ha interpretato una Piaf oramai morente, sedata dalla morfina, e da Masiello che ha vestito i panni di Azrael, un uomo che rappresentava tutti gli uomini di Edith, George Moustaki, Yves Montand, Charles Aznavour, Gilbert Becaup e Theo Sarapo che nella vita avevano, in ugual modo, incontrato, amato, odiato, sfruttato, aiutato la cantautrice francese. Tutti avevano sfruttato il suo nome per diventare famosi ad eccezione solo di Marcel Cerdan l’unico grande amore di Piaf, che veniva dal mondo dello sport, che era già famosissimo, ma che un tragico destino, la morte in un incidente aereo, le tolse e dal quale non si sarebbe mai separata, fino e oltre la morte. Nello scenario del Garibaldi sono risuonate le note di “Milord”, “La vie en rose” solo per citare le più famose, grazie alla splendida voce di Marini e Masiello che prima dello spettacolo si erano trattenuti con il pubblico nel Salone degli Specchi in un incontro, moderato da Mimmo Cice, che aveva visto presenti, tra gli altri, Gerardo Di Vilio in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Lo spettacolo, come detto applauditissimo, è stato presentato dalla Teatro Totò s.r.l. e scritto da Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola. Le musiche sono di Lino Cannavacciuolo, le scene di Tonino Di Ronza, i costumi di Maria Pennacchio, la consulenza musicale di Roberto Criscuolo, i contributi video di Alessio De Francesco, l’aiuto regia di Maria Autiero, la regia e l’adattamento di Gaetano Liguori.

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