Per l’accoglienza dall’Ucraina serve la Protezione Civile insieme alle reti associative

L’Europa è di fronte alla più grande crisi umanitaria dal secondo dopoguerra, più di un milione e mezzo di cittadini ucraini stanno fuggendo dai bombardamenti, dalla distruzione delle loro città, dall’assurdità di questa guerra crudele. Sono per lo più donne e bambini, che lasciano in uno strazio senza fine le loro comunità. Questa situazione straordinaria richiede una risposta generosa e organizzata, che sia anche a sostegno dei tanti sindaci che per primi hanno soccorso e aiutato gli ucraini arrivati in Italia. Crediamo che la Protezione Civile, con la sua articolazione territoriale, possa essere la più adatta ad affrontare in primis questa emergenza, utilizzando anche strumenti nuovi come convenzioni con le reti associative. Queste realtà vanno aiutate, sostenute e coordinate con ogni mezzo a disposizione. Non combattiamo questa guerra solo con le armi scelte dall’aggressore ma anche con la generosità, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli.

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