“So tutte tale e quale”: il singolo d’esordio de “Le Neomelodiche”
Non fanno in tempo ad annunciare il loro concerto, che si svolgerà lunedì 11 aprile al Palapartenope di Napoli, che Stefania Lay, Nancy Coppola e Giusy Attanasio tornano ad attirare su di sé l’attenzione con un nuovo singolo che a poche ore dalla pubblicazione già conta decine di migliaia di visualizzazioni e download: “So tutte tale e quale”. Il testo, scritto da Nancy Coppola e Rolando Riera, compendia nel titolo la considerazione che tre giovani ragazze napoletane hanno degli uomini (“so tutte tale e quale”) e racconta la storia di tre amiche che si ritrovano dopo (e grazie) alle delusioni amorose incassate. Stefania, Nancy e Giusy diventano così pioniere di un femminismo napoletano e moderno che invita le adolescenti a valorizzare l’amicizia tra donne e ad anteporla a relazioni amorose che possono diventare tossiche. Così le ragazzine appassionate delle star del neomelodico possono scegliere di immedesimarsi in tre diversi tipi di femminilità e cantare di amicizia e amore in ruoli da protagoniste.
“A Napoli musica e vita coincidono – dichiarano le tre artiste -. Noi raccontiamo storie comuni in cui è facile identificarsi. Con questo pezzo, poi, abbiamo puntato su una melodia che trasmette allegria andando incontro così ai tanti giovanissimi che fanno parte del nostro pubblico”.
“So tutte tale e quale” è il femminismo che entra nel genere neomelodico in una versione “accessibile a tutte”. È un inno identitario che invita le giovani a rialzarsi ogni volta che inciampano, a liberarsi dai luoghi comuni, a diventare donne forti ed indipendenti che non hanno paura di essere single.
Quello de “Le Neomelodiche” ricorda un po’ il fenomeno delle “Spice Girls” nato in un settore che all’epoca era dominato dalle boy band, panorama simile a quello neomelodico napoletano attuale. Chiassose, sfrontate, sexy e colorate, nel 1996 le componenti della girl band più famosa in assoluto esordiscono con la canzone “Wannabe” che – come il primo singolo de “Le Neomelodiche” – parla di indipendenza, libertà femminile, di amicizia e di come ci si sente. Ed ebbe un enorme impatto culturale!
“Noi raccontiamo esperienze attraverso la musica, non meritiamo di essere accostate alle cose brutte di Napoli! Noi e Napoli non meritiamo di essere discriminate, ma rispettate per le emozioni che trasmettiamo, attraverso la sua cultura e le diverse tradizioni”, concludono le cantanti.