Vitulazio – Il ritorno della “Festa”
Ecco finalmente il “ritorno” delle feste popolari. Possiamo finalmente ritornare a quelle che sono le nostre tradizioni e le nostre usanze volte alle manifestazioni della pietà popolare verso i nostri Protettori. La Conferenza Episcopale Italiana, in aderenza e condivisione con quanto stabilito nel decreto Legge del 24 marzo 2022, n. 24, ha dichiarato aperte le feste popolari con le relative processioni ad esse connesse e per questo, il Comitato Feste “Santa Maria dell’Agnena, tenendo in considerazione alcuni limiti ancora imposti dalle direttive ecclesiastiche e nazionali, ha elaborato un sobrio programma che tutto sommato soddisfa quanto si è sempre fatto nella tradizione popolare. I festeggiamenti inizieranno il 20 aprile con il trasporto, attraverso le campagne di Vitulazio, della Madonna presso la cappellina posta sul rio Agnena dove sarà vegliata fino all’alba con preghiere e canti. Nel pomeriggio di giovedì 21 aprile ci sarà il ritorno nella Chiesa Madre di Vitulazio dove resterà fino al termine dei festeggiamenti, cioè il 1° maggio. Durante questo periodo vari eventi sia civili che religiosi coinvolgeranno la vita dell’intera cittadina facendo diventare i “contorni” di questa festa parte integrante della stessa. A partire dall’elegante libricino pubblicitario con all’interno il famoso programma della festa, la comunità si appresta a vivere una settimana unica nella vita del paese, una settimana che avrà il momento di maggior risalto quando domenica 24 aprile il carro della Madonna uscirà dalla Chiesa per attraversare le strade del paese con la famosa processione. Consapevoli del prolungato disagio a cui siamo stati tutti sottoposti con il Covid-19, con la guerra ancora in corso in Ucraina e con le relative conseguenze economiche scaturite da queste calamità, siamo invitati tutti a tenere viva la speranza che questa festa in onore di Santa Maria dell’Agnena possa tradursi in una preziosa opportunità per la riscoperta delle dimensioni ancor più autentiche e profonde della “festa”, privilegiando il senso della preghiera, della fraternità, della carità e della pace.