Maddaloni, canta dal Paradiso Giulietta Sacco, la Regina della musica napoletana

Nella tarda serata dell’11 aprile 2022, presso l’ospedale di Aversa, dove era ricoverata dal 2 aprile scorso, nasce al cielo Giulietta Sacco. Torna nel Paradiso degli Artisti, torna a cantare in Paradiso la Regina della musica napoletana. Di lei recentemente, più volte, ho avuto modo di raccontare, e non più tardi di qualche mese fa (ottobre 2021) anche con il mensile Marcianise Digest dedicai un ampio spazio alla sua storia e figura artistica e Giulietta omaggiò i lettori del mensile guidato da Gianni Di Dio autografando ogni copia.
Le giovani generazioni maddalonesi e casertane in genere, ancor più quelle napoletane, talvolta sentono canzoni o parlare di Giulietta Sacco [1], da tanti osannata quale “stella” vivente che è stata sia cantante che attrice.
Tanta notorietà, a giusta ragione, le è data dall’ammirazione di eminenti figure dello spettacolo nazionale, infatti, di lei hanno detto:
Pippo Baudo: “Vi presento l’Amalia Rodrigues della canzone partenopea”; Renzo Arbore: “La Regina dei Mandolini”; Claudio Villa: “La Mina del Sud”, e prima di tutti Mina: “Cara Giulietta riguardati la tua voce che è un dono di Dio, tu non hai due corde vocali, ma due collier di diamanti”.
A queste dichiarazioni se ne aggiungono tante altre più recenti, unitamente a quelle del suo amico Mario Merola e l’altro suo amico e pupillo Nino D’Angelo.
Giulietta (Giulia) Sacco nasce a Maddaloni il 13 novembre 1944 da Vincenzo e da Evangelista Solimene, primogenita di otto figli, il cui ordine è Giuliana (ovvero Giulietta), Saverio, Michele, Michelina, Francesco, Maria (recentemente morta il 16 aprile 2021 nella località in cui risedeva – Sanfrè/Sommariva del Bosco in provincia di Cuneo), Enzo e Ciro.
Il legame con la musica e la nascita della passione va dal giorno del battesimo fino a metà degli anni ’50, quando nel corso di un matrimonio, a 12 anni circa, si esibisce pubblicamente per la prima volta.
Da qui sarà un simbolo e Maestra per l’apprendimento del repertorio classico napoletano del ‘700, dell’800 e di inizio ‘900.
Il primo disco di Giulietta, per l’etichetta “Euterpe”, sarà finanziato dal padre Vincenzo dopo la sua prima esibizione ed avrà due brani, uno in napoletano (“Se perdono”) ed uno in italiano (“Lui però ballava il twist”). Subito dopo l’incisione partecipò ad un concorso per voci nuove presso la Piscina Scandone di Napoli con il brano “Se perdono”, piazzandosi al secondo posto.
Così Giulietta inizia le sue esibizioni da giovanissima nel pieno dell’adolescenza; studia e partecipa a concorsi per farsi notare da discografici, manager e organizzatori di feste di piazze. Ed è in una di queste occasioni, nei primi anni ’60, che viene notata e le si propone un contratto con la “Phonotris”, con la quale incidere i primi 45 giri e dove incide uno dei primi suoi successi, “Amalia Ruta”, con cui concorre alla rassegna canora Ondina di Sport Sud. Il sodalizio con l’etichetta durò pochi anni perché nel 1963 la troviamo già con l’etichetta americana Vis Radio con cui collaborerà fino al 1969 (nonostante l’offerta della partecipazione a “Canzonissima”), qui incise il primo album dal titolo “Melodie popolari italiane” il 23 ottobre 1963. Incide a seguire con “Hello Record” di Luciano Rondinella, con cui partecipa al Festival di Napoli per diverse edizioni, fino al 1971 quando passa con la Zeus. Negli anni ’60, a più riprese, è in America e Canada e con il tempo più frequentemente sarà almeno un paio di volte all’anno oltreoceano in tournée, inizialmente organizzate da Bob Vinci e poi anche da altri manager [2].
In questi anni ha una sua rubrica su Rai1 in un programma di Christian De Sica, “Un quarto d’ora con Giulietta Sacco” [3]. Per poco non sale sul palco di Sanremo nel 1973 con “Rose fiorite”, ma nello stesso anno vince il premio “folk” con “Chi m’ha fatto sta bella scarpetta”, trasmesso da Rai1 nel “Concerto per Napoli” dove la ritroviamo nel 1974 con “Tarantella sorrentina”. Nel 1974 (con il brano “C’è un treno verde”, svolta e riconoscimento nella musica italiana) e nel 1976 vince il concorso RAI UNCLA. Nel 1975 è a “Un disco per l’estate 1975” e, due anni dopo, al “Cantagiro” con “Dicitincelle”. Qui partecipò all’edizione successiva con “E te perdutamente” presentata da Pippo Baudo anche a Domenica In.
Nel 1975 la Zeus decide di realizzare un Album di solo canzoni inedite dell’artista “A Giulietta queste nostre emozioni”. Intanto Giulietta è vittima di diversi periodi di malattia. Nel 1995 con “Almamegretta” canta “Sanacore”, e l’album vince la “Targa Tenco”. Nel 1996 duetta con il suo fan Nino d’Angelo nell’album “Preta e mare” (etichetta Biondo) con una canzone che il fan dedicò alla sua Maestra “A’ Regina de’ Canzone”, Giulietta [4].
Negli ultimi anni, a causa di alcuni problemi di salute, ha diradato l’attività; si è comunque esibita la sera di Capodanno del 2002 nello spettacolo televisivo trasmesso dalla RAI da piazza del Plebiscito di Napoli. Nel 2012, dopo circa vent’anni, fa ritorno in sala d’incisione per registrare con Genny Avolio il duetto “Nun voglio fuje” con testo di Bruno Lanza e Mario Simeoli.
Volendo sintetizzare la sua produzione artistica questa è stata contraddistinta da Album, Singoli e CD. Giulietta Sacco è un’eccellenza e un patrimonio della musica e della lingua napoletana oltre che di Maddaloni.
All’annuncio della sua dipartita, avvenuta lunedì 11 aprile 2022 alle ore 22.00 all’Ospedale di Aversa, è iniziato un rimbalzo di messaggi sui social e sulla messaggistica sia in Italia che all’estero, partendo da Nino d’Angelo e fino a Francesco Pellegrino, e tanti tanti altri.
Oggi, 13 aprile 2022, le spoglie mortali dell’Artista si muoveranno alle ore 10.00 dall’ospedale di Aversa per giungere al Cimitero di Maddaloni dove alle ore 11.30 ci sarà il rito funebre. La salma entrando nel cimitero avrà un doppio picchetto d’onore a cura dei volontari dell’U.N.A.C. di Maddaloni in segno di rispetto della cantante maddalonese e come segno di condoglianze alla famiglia tutta e in particolare al fratello, il socio Francesco Sacco.

Note:
1 – In più occasioni mi sono dedicato alla biografia dell’Artista e in particolare per approfondimenti si rimanda a L’Eco di Caserta del 23 aprile 2016, al volume IV della Collana Chi è? (Vitulazio, 2016). Si veda anche Michele Schioppa, “Maddaloni, Giulietta Sacco Star della Musica Napoletana che conta tra i fan da Mina a Nino d’Angelo” del 23 aprile 2016 in L’Eco di Caserta.
2 – Nel corso della sua esperienza artistica ha partecipato a tournée in America, Australia, Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera e Giappone con l’ausilio e la collaborazione di tanti manager, tra cui Franco Baldi suocero di Claudio Villa.
3 – Sulla Rai sarà di casa sia a Domenica In che in altre programmazioni come “L’Altra Domenica” di Renzo Albore con collegamenti esterni, ed ancora ospite in Rai 3 e Rete 4 anche in occasione della ripresa del festival di Napoli con “due coppe di champagne”.
4 – Dopo tale partecipazione un altro problema di salute porto Giulietta a perdere un occhio. Si badi che questi continui interventi dal 1984 le hanno portato non poche conseguenze al diaframma creandole problemi tanto è vero che da anni oramai ha deciso di ritirarsi a vita privata e sono pochi gli eventi che la vedono ospite ed ancor meno quelli che la vedono esibirsi, non tanto per la melodia della sua voce, che è rimasta, quanto per evitare di sforzare le su corde vocali.
Elenco degli Album di Giulietta Sacco: 1963: Melodie popolari italiane (Vis Radio, ViMT 08459), 1970: Giulietta Sacco (Hello, ZSEL 55406), 1971: Giulietta Sacco Volume 2 (Hello, ZSEL 55409), 1972: Poeti e musicisti dell’800/’900 (Hello, ZSEL 55412), 1972: Poeti e musicisti dell’800 (Hello, ZSEL 55418), 1973: Amore passione e folcklore [1] (Zeus, BE 0056), 1974: Stornellando con Giulietta (Zeus, BE 0060), 1974: Nostalgia di mandolini (Zeus, BE 0061), 1974: Canta Sorrento (Zeus, BE 0065), 1974: Manname ‘e cunfiette (Zeus, BE 0067), 1975: Profumo di Ginestre (Zeus, BE 0069), 1975: Stornellando con Giulietta Vol. 2 (Zeus, BE 0077), 1976: ‘Mbraccio a tte (Zeus, BE 0078), 1976: A Giulietta queste nostre canzoni (Zeus, BE 0081), 1976: Volume 4° (Hello, ZSEL 55418), 1976: Volume 5° (Hello, ZSEL 55431), 1977: Comme se canta a Napule (Hello, ZSEL 55457; con Angela Luce), 1978: Io, Giulietta Sacco (Hello, ZSEL 55484), 1979: Fenesta vascia (Zeus, BE 0091), 1982: Giulietta Sacco 16X16 (Vis Radio, GXLP 1039), 1983: Piccolo uomo* (Zeus, BE 0116), 1983: Giulietta Sacco Volume 13 (Zeus, BE 0121), 1987: Jammo che tenite a dicere (Eterson, RR 076, 1988: Ritrovarsi (Edison, VOM 627) e 1992: Folk (Phonotype, AZQ 40149).
Elenco dei Singoli di Giulietta Sacco: inizio anni ’60 ma senza date certe abbiamo Amalia Ruta/Mamma ‘nnucente (Phonotris, SC 5003), Femmena ‘e peccato/Ferito a morte (Phonotris, SC 5004), Dimme addò staie/Fantasia (Phonotris, SC 5021), per poi passare alla Zeus: 1967: Zì Munacella mia/’A cammesella (Vis Radio, ViMQN 36926; lato A e B canta insieme a Mario Abbate), 1967: Nuovi stornelli fiorentini 1 parte/Nuovi stornelli fiorentini 2 parte (Vis Radio, ViMQN 36950), 1967: Tre feneste/Lettera a mamma mia (Vis Radio, ViMQN 36951), 1967: Tammurriata americana/’A cartulina ‘e Napule (Vis Radio, ViMQN 36952), 1967: Serenata ‘e ‘na femmena/’A notte (Vis Radio, ViMQN 36953), 1967: ‘E ppentite/Tammurriata nera (Vis Radio, ViMQN 36954), 1968: Stornelli sotto il sole 1 parte/Stornelli sotto il sole 2 parte (Vis Radio, ViMQN 36981), 1968: Tarantella d”e vase/Masto Ttore (Vis Radio, ViMQN 36983), 1969: Abbracciame/’A notte (Vis Radio, ViMQN 36996), 1970: Sulitario/Gelusia (Hello, 3002 A), 1971: Malata d’ammore/Malincunia (Hello, HR 9029), 1971: Cara signora/Sturnello ‘e marciappiede (Hello, HR 9043), 1971: L’addio/’A ‘nfrascata (Hello, HR 9046), 1971: Connola senza mamma/Tarantella internazionale (Hello, HR 9047), 1971: Torna maggio/’E ppentite (Hello, HR 9048), 1971: Comm’è bella ‘a staggione/’A cartulina ‘e Napule (Hello, HR 9049), 1971: ‘A gelusia/Nun me scetà (Hello, HR 9050), 1971: Piscatore ‘e Pusilleco/’O surdato ‘nnammurato (Hello, HR 9051), 1971: Mandulinata a Napule/Tarantella d”e vase (Hello, HR 9052), 1971: ‘A primma ‘nnammurata/Addio (Hello, HR 9053), 1971: Stornelli stuzzicarelli 1/Stornelli stuzzicarelli 2 (Hello, HR 9073), 1972: Napule bello/Presentimento (Hello, HR 9090), 1972: Silenzio cantatore/’A tazza ‘e cafè (Hello, HR 9091), 1972: Torna/’A casa d”e rrose (Hello, HR 9092), 1972: ‘O paese d”o sole/Che t’aggia ddì (Hello, HR 9093), 1972: ‘O mariuolo d”e criature/’A luna d”o festino (Hello, HR 9106), 1973: Chitarra triste/Serenata napulitana (Zeus, BC 4041), 1973: Mario e Lucia/Napule d’e canzone (Zeus, BC 4042), 1973: Avemmaria/Pupazzetti (Zeus, BC 4043), 1973: Patria luntana/Core sulitario (Zeus, BC 4044), 1973: Gelosa d’o mare/Pizzi pizzi tranculo (Zeus, BC 4045), 1973: Chi m’ha fatto sta bella scarpetta/Ammore e mamma (Zeus, BC 4046), 1974: Stornellata napoletana 1/Stornellata napoletana 2 (Zeus, BC 4051), 1973: C’è un treno verde/Mille buscie (Zeus, BC 4054), 1975: Profumo di ginestra/Non ci credo più (Zeus, BC 5034), 1976: ‘Na paggina e musica/Tre anne ammore (Zeus, BC 5041) e 1977: Dicitincelle/E te perdutamente (Zeus, BC 5043).
Elenco dei CD di Giulietta Sacco: 1989: ‘A cartulina ‘e Napule (Zeus ZCD 003), 1992: Addio mia bella Napoli (Zeus ZS 0232), 1993: Preghiera ‘e piscatore (Phonotype 021), 1996: Preta ‘e mare (Bem BE 1001), 1999: Viva Napoli (Fonotil FNT 30), 1999: Profumo di ginestre (Zeus ZS 602), 2001: ‘A testa aruta (Mea Sud ACD 111), 2001: Stornellando con Giulietta (Zeus ZS 702), 2001: Stornellando con Giulietta (Vol. 2 Zeus ZS 772), 2002: Monografie Napoletane (Duck GRCD-E 6373), 2004: Manname e cunfiette (Zeus ZS 672), 2006: Toledo & Medina (Phonotype 314), 2007: ‘Mbraccio a te (Zeus ZS 782) e 2008: Nostalgia di mandolini (Zeus ZS 612).

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