Campania: a Fisciano nasce il Distretto castanicolo più importante d’Italia

Nella giornata del 28 u.s. presso l’Osservatorio Appennino-meridionale dell’Università di Salerno a Fisciano, si è svolta la prima Assemblea generale della Strategia del Distretto della Castagna e del Marrone della Campania, conclusasi con l’approvazione del primo percorso di Costituzione. Si è così tradotta in realtà l’idea del “Distretto più importante d’Italia”, che ha visto la partecipazione e la conseguente unione di tutti i territori castanicoli della Campania. All’Assemblea, coordinata dal Presidente Antonio De Cristofaro e dal Direttore Roberto Mazzei, hanno preso parte gli oltre trecento operatori della filiera soci del Distretto, provenienti da tutte le aree castanicole campane. Nel Piano del distretto delle Castagne per il rilancio della filiera in Campania, sono state individuate le strategie e le politiche di governance che il Distretto intende adottare contando sull’affiancamento e sul sostegno della Regione, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, e di tutte le autorità presenti sui territori. “Il Piano prevede innanzitutto il varo di un serio e concreto progetto di filiera che possa finalmente segnare una svolta nel settore del castagno in Campania, dopo oltre 10 anni di crisi, dovute soprattutto ai noti problemi fitosanitari che avevano portato la produzione a livelli mai conosciuti in precedenza, con una perdita di PV stimata in oltre 400 milioni di euro”. Non bisogna dimenticare che la castanicoltura da frutto nella sola regione Campania costituisce più o meno il 50% di quella nazionale, e proprio in questa Regione si convogliano gli impianti di lavorazione e trasformazione più importanti a livello europeo e per questo il Distretto rappresenta un notevole punto di riferimento. Dai diversi interventi registrati nel corso dell’Assemblea si deduce che la strategia idonea per il rilancio deve prevedere dei punti fermi a cui fare riferimento, per intervenire in modo mirato e costruttivo. I punti di seguito riportati sono evinti dal comunicato stampa pervenuto: “Il completamento del quadro giuridico e regolamentare del settore, che pure ha avuto un’evoluzione positiva e significativa in questi anni in Campania, come ha ribadito con orgoglio nel suo intervento l’On. Maurizio Petracca, Vicepresidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale, che si è impegnato ad intervenire anche sulla semplificazione delle norme, sul prezzario delle opere e sull’annosa questione dell’abbruciatura dei residui vegetali nei castagneti; – un deciso passo in avanti nella politica di valorizzazione della produzione, che passa necessariamente attraverso il rafforzamento delle IGP campane (Montella, Roccadaspide e Serino, e la prossima, Roccamonfina, in corso di registrazione). Il Distretto, in tal senso, affiancherà i Consorzi di tutela in via di costituzione e ha pronto il progetto per un’altra Indicazione geografica, la Castagna del Partenio, per la quale è stato di recente ottenuto anche il riconoscimento come PAT, da parte del Ministero; – l’introduzione e la diffusione delle innovazioni di processo negli impianti produttivi, coniugando comunque questi interventi all’obiettivo primario del mantenimento della sostenibilità ambientale, che per definizione è alla base della castanicoltura. Da questo punto di vista, fondamentale dovrà essere il ruolo della formazione e aggiornamento degli operatori e della ricerca. A tal riguardo, il Distretto costituirà un proprio Comitato scientifico, che affiancherà il Distretto nelle scelte strategiche; – la realizzazione di progetti a forte valenza di attrazione turistica nei territori, come Le Strade della Castagna e l’inserimento dei prodotti a base di castagne nei menu enogastronomici; – la costituzione di una o più OP castanicole, che siano realmente strutturate e in grado di fare gli interessi dei produttori in un mercato nazionale ed internazionale sempre più competitivo.”

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