Vesuvio, inaugura il sentiero “Pineta di Terzigno”: la passeggiata è anche per disabili

Articolo di Sveva Di Palma, 29 aprile 2022 – Il Vesuvio si arricchisce di un nuovo sentiero, il famoso sentiero numero 11, denominato “La Pineta di Terzigno”. Il Vesuvio si arricchisce di un nuovo sentiero, ricostruito interamente dopo i devastanti incendi del 2017. Il sentiero numero 11, infatti, fu inaugurato ufficialmente nel mese di marzo, dando nuova vita a questa parte di vulcano devastata dalle fiamme. La passeggiata situata nel Parco Nazionale del Vesuvio si trova nella località di Piana Tonda, nel Comune di Terzigno, ed è stata nominata appunto “La Pineta di Terzigno”.
Il tracciato, recuperato dopo i danni inferti dagli incendi del 2017, è il progetto che completa il primo lotto di interventi realizzati nell’ambito del Masterplan del “Grande progetto Vesuvio”. Si tratta del piano pluriennale di investimenti dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, finalizzato al rilancio complessivo dell’area protetta. Terzigno è famosa anche per la tradizionale e notissima produzione vinicola del “Vesuvio” DOP Lacryma Christy (bianco, rosso o rosato) e per la lavorazione a mano della pietra lavica.
Il percorso, inaugurato in presenza dei vertici dell’Ente Parco, del Sindaco di Terzigno Francesco Ranieri e di numerose altre Autorità e rappresentati della comunità locale, è concepito per piacevoli e comode passeggiate. La passeggiata è stata creata per essere percorribile anche da persone con difficoltà motorie e visive. Inoltre, le tecniche impiegate per realizzarlo prevedono l’impiego esclusivo di materiali naturali.
“Finalmente viene realizzato a Terzigno il sentiero numero 11 – dichiara il Sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri – voluto fortemente anche dal Direttivo dell’Ente Parco, onorato di farne parte. Con l’inaugurazione della passeggiata nella Pineta a Piana Tonda vengono messe in risalto le potenzialità di un’area unica nel suo genere, un polmone verde nel cuore della città. Ora la responsabilità passa anche ai cittadini, ai terzignesi e a quanti ne usufruiranno, di esserne gelosi custodi e preservare questa straordinaria bellezza, circondata da altri attrattori turistici e culturali, come il Museo Emblema, il Museo MATT e le straordinarie produzioni autoctone”.

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