Il mistero della permanenza di Ernest Hemingway in terra cilentana
Ernest Hemingway, famoso scrittore americano, Premio Nobel per la letteratura nel 1954 e la splendida Acciaroli, frazione di Pollica, paese cilentano, famoso per il suo compianto “Sindaco-pescatore” Angelo Vassallo.
Cosa lega questi due mondi così lontani? Un libro, un famosissimo libro.
Arrivando nella piccola frazione perla del Cilento, un cartello accoglie i visitatori “Benvenuti ad Acciaroli, il paese di Hemingway”.
Lo scrittore americano, figura carismatica del panorama culturale del XX secolo è stato davvero ad Acciaroli? Secondo i suoi abitanti sì e senza alcun dubbio: una storia narra che fu proprio dall’incontro tra lo scrittore americano e un pescatore locale, avvenuto proprio ad Acciaroli, che prese vita uno dei romanzi più noti di Hemingway, Il vecchio e il mare del 1952, capace di vendere in sole 48 ore oltre cinque milioni di copie e che regalò all’autore anche il Premio Pulitzer.
Con fierezza si racconta che la figura del pescatore Santiago, protagonista delle vicende del romanzo, sia stata ispirata da Antonio Masarone detto “‘U viecchiu”, anche grazie ad una certa somiglianza fisica tra il pescatore acciarolese e il personaggio descritto nel libro.
Ad Acciaroli è sempre stata data per certa la permanenza negli anni Cinquanta di Hemingway, ma la critica letteraria non ha mai notificato nessuna presenza dello scrittore nel Cilento, anzi ha continuamente smentito la sua presenza. Tanti si sono messi alla ricerca delle tracce dello scrittore nel Cilento, senza tuttavia arrivare mai ad una certezza.
Le smentite sulla presenza di Hemingway ad Acciaroli sono arrivate soprattutto dalla scrittrice e biografa Fernanda Pivano, icona italiana della Beat Generation, la quale sosteneva che ad Acciaroli si cercasse “pubblicità facile” sfruttando la figura dello scrittore americano perché se non era rimasta traccia del suo passaggio, quasi certamente non vi aveva mai dimorato. Ma molti ritengono che il famoso scrittore fosse anche una spia americana e di conseguenza spesso non poteva lasciare tracce della sua permanenza in un luogo.
Altri sostengono che la Pivano smentiva con ardore il passaggio di Hemingway nel Cilento perché essendo sua amica cercava di coprire una delle numerose scappatelle dell’autore, che pare avesse avuto una storia molto passionale con una giovane cilentana.
Altri ancora affermano che la Pivano ne smentisse la presenza perché anche se era “la sua biografa ufficiale”, spesso l’autore non le raccontava tutto e pare che lei fosse all’oscuro di diversi episodi della sua vita… e questo per un biografo, non è certo gratificante, né professionale.
Ad avvalorare la tesi degli acciarolesi invece, dicono che ci sia stata, come riportano anche alcuni siti on line, la visita in paese nel 2007 del nipote dello scrittore, che volendo visitare i luoghi dove aveva soggiornato in Italia il suo avo, sia arrivato anche ad Acciaroli con un libro di memorie di guerre del nonno, con tanto di firma in calce, da regalare personalmente all’ultimo testimone, che aveva visto lo scrittore americano in paese, Zì Achille Di Matteo.
I dubbi però restano. La realtà sembra essere molto diversa da questa bella favola.
Secondo testimonianze più attendibili, sembra proprio che lo scrittore americano non abbia dimorato ad Acciaroli, che la sua presenza in paese sia da ricondursi solo ad una rapida visita e che esponenti della vita locale abbiano avuto l’idea geniale di “inventarsi” Hemingway in paese. In loro aiuto poi è arrivata la somiglianza davvero impressionante tra il pescatore locale Antonio Masarone e Spencer Tracy, nei panni del pescatore Santiago, nel film diretto da John Sturges del 1958 e tratto da “Il vecchio e il mare”.
Sarebbe quindi “una bufala colossale”, una diceria popolare Ernest Hemingway ad Acciaroli.
Ma rimane affascinante, suggestiva e geniale la favola moderna creata per pubblicizzare un posto già di per sé meraviglioso. Non resta allora che complimentarsi con il suo ideatore!