Modifica dei trattati non sia tabù per l’Europa

Il PD: “Il popolo ucraino resiste e combatte per difendere la propria libertà e la nostra libertà: difendere la forza del diritto contro il diritto della forza, contro chi vuole riaprire le porte del peggiore Novecento, quello dei massacri sul suolo europeo. Abbiamo rivolto un sincero ringraziamento ai giornalisti, agli inviati che stanno documentando a rischio di perdere la vita – come purtroppo è accaduto – quanto avviene in quelle città e aree martoriate. Non c’è stata nessuna ebbrezza bellicista: la guerra è una malattia mortale dell’umanità. Costruire la pace è nostro dovere politico e morale, ma questo non poteva significare equidistanza. Ci sono un aggredito e un aggressore, e chi ama la pace non poteva lasciare inascoltato l’appello degli ucraini alla difesa dall’aggressione russa. Noi democratici pensiamo che questo sia il momento per far fare all’Europa un salto di qualità: la modifica dei Trattati non può più essere un tabù. L’Europa va cambiata e resa all’altezza della sua missione. Soprattutto, va liberata dal cappio del diritto di veto che ne impedisce l’evoluzione. Va in questa direzione anche la proposta lanciata dal nostro segretario, di una confederazione che unisca i 27 Paesi membri con gli Stati candidati all’ingresso, corrispondendo così in maniera più rapida al desiderio dell’Ucraina di aderire alla famiglia europea”.

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