Coinvolgeva il figlio di 12 anni per rapinare negozi. È stato rinchiuso a Poggioreale
Le indagini, dirette dalla Procura di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri, hanno accertato che almeno sette volte il rapinatore si è fatto accompagnare dal figlio 12enne per allontanare i sospetti ma, le denunce dei commercianti rapinati, le testimonianze, la videosorveglianza pubblica e privata e la localizzazione satellitare dell’automobile del rapinatore hanno consentito agli uomini della Benemerita di far scattare le manette ai polsi di un padre senza scrupoli. Infatti, nel corso di una perquisizione in casa del rapinatore sono state trovate le armi usate per le attività criminose: un fucile a canne mozze rubato nel 2019 ed il coltello usato per le rapine.
Il rapinatore entrava negli esercizi commerciali di Crispano, Qualiano, Cardito ed Afragola, tenendo bene in vista il fucile a canne mozze, un coltellaccio nella cintura e nell’altra mano teneva il figlio di appena 12 anni, testimone obbligato dei delitti del genitore.
Un persona indegna di essere definito padre perché non può considerarsi tale chi coinvolge un figlio, peggio se minorenne, in attività criminali.