La comunità di Teano rende MEMORIA a Sant’Antonio da Padova con la tredicina “Laudato sii”
La comunità di Teano e del vasto circondario da secoli nutrono nei confronti di Sant’Antonio da Padova una profonda e sentita devozione e in presenza di eventi straordinari invocano il suo intervento a conforto e a protezione e ogni anno, nell’approssimarsi del 13 giugno, festa della MEMORIA del Santo originario di Lisbona, partecipano alla liturgia della solenne tradizionale tredicina che viene celebrata dal 31 maggio al 12 giugno nel santuario francescano di Sant’Antonio a Teano.
Era il 1° ottobre del 1427 quando Papa Martino V incaricò i frati minori di Sant’Antonio da Padova di costruire un monastero nel territorio di Teano. Tale incarico fu dato a fra Nicola da Castellammare di Stabia e a fra Martino da Campagna e la realizzazione fu resa possibile per la disponibilità della famiglia Galluccio, signori di Teano, che mise a loro disposizione una distesa area di terreno sulla collina a sud della città per la costruzione del convento e dotarlo anche di un vasto possedimento terriero intorno ad esso. Nel 1498 il convento era già stato costruito e fu inaugurato con le seguenti strutture: chiostro, refettorio e celle. Soltanto successivamente, grazie alle sostanziose offerte dei fedeli, fu costruita lateralmente al chiostro l’attuale chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova.
Il complesso monastico di Teano nel corso dei secoli ha avuto una vita molto travagliata. Per diversi secoli il convento ha avuto un ruolo importante per il contributo dato allo studio della cultura e della dottrina cristiana. Dopo l’Unità d’Italia il convento in applicazione della Legge del 1866 fu soppresso e i monaci furono costretti a lasciare Teano. Nel 1897 i frati, con risorse proprie, riacquistarono il complesso conventuale che si trovava in precarie condizioni per il lungo stato di abbandono, effettuarono i dovuti e indispensabili interventi per riportarlo nelle norme della sicurezza statica e sanitaria. Nel 1903, a seguito dei predetti interventi, la famiglia francescana fu ricostituita sotto il controllo di un frate guardiano.
Quest’anno, con la pandemia che sembra abbia perso molto della sua aggressività, la tradizionale “tredicina” di Sant’Antonio da Padova che precede la solenne festività del 13 giugno, MEMORIA del Santo, ha avuto una forte connotazione ecologica denominata “Laudato sii”, con l’obiettivo di fondere un momento devozionale con la cura del Creato nella predicazione ordinaria.
La celebrazione della “tredicina” è iniziata il 31 maggio, ore 17.45, con l’esposizione della tematica “Da che parte sta Dio. L’impegno per la giustizia, accanto ai più deboli” illustrata da Don Tonino Palmese – Docente di Teologia all’Università Pontificia di Napoli e di Pedagogia all’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Direttore dell’Ufficio Giustizia e Pace dell’Arcidiocesi di Napoli, Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e coordinatore dell’associazione Libera;
1° giugno, “Un prete francescano sa chiamare il fratello lupo”. Don Maurizio Patriciello, prete di Caivano impegnato nella battaglia per la rinascita di un territorio inquinato da rifiuti industriali sversati nelle campagne e poi interrati senza alcuna precauzione;
2 giugno, “Lavorare per la pace, equiprossimi ad Abele e a Caino. Padre Vittorio Zeccone, sacerdote che nel 2012 lascia la parrocchia per dedicarsi alla pastorale giovanile e apre case per l’accoglienza temporanea per le ragazze madri e donne in particolari situazioni di disagio/ vittime della violenza;
3 giugno, “Convivialità delle differenze: siamo creati tutti liberi ed uguali”. Padre Alex Zanotelli, presbitero che dal 1965 al 1973 ha operato nel Sudan martoriato dalle guerre e dal 1989 al 2001 in Kenya nelle baraccopoli di Nairobi, dal 2001 vive a Napoli, rione Sanità, ed aiuta le persone a rialzarsi e a riacquistare la fiducia;
4 giugno, “Parroco a Scampia, contro la cultura dello scarto”. Don Francesco Minervino, parroco di Scampia, in prima linea nel denunciare soprusi e carenze ed impegnato nella risoluzione di problematiche sociali;
5 giugno, “Parroco del Vesuvio, per la difesa del Vangelo della Creazione”. Don Marco Ricci, sacerdote di Ercolano, impegnato nella difesa dell’ambiente e contro chi vuole trasformare la terra della sua zona da madre in matrigna;
6 giugno, “Credere in un futuro felice”. Don Gianni Branco, coordinatore delle parrocchie di Capua, la cui azione pastorale è la misericordia e la carità con la realizzazione della casa degli anziani, la mensa per i bisognosi, il dormitorio per dare riparo a chi non ha un tetto;
7 giugno, “Una Chiesa e un Sinodo dal cuore integrale”. Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra, Presidente della Conferenza Episcopale Campana, che ha unito all’insegnamento il ministero pastorale e ha curato la formazione degli operatori pastorali;
8 giugno, “Uomini di dialogo, donando sempre il cuore e la voce ai poveri”. Don Enzo Cozzolino, parroco che opera in San Sebastiano al Vesuvio, Direttore della Caritas dell’Arcidiocesi di Napoli e la cui azione pastorale si rifà al Vescovo brasiliano Hélder Pessoa Camara (1909 – 1999) “Non basta che i poveri ti chiamino per nome: è importante che tu li conosca e ne sappia la storia e ne sappia il nome”;
9 giugno, “Ho conosciuto Don Peppe Diana e la sua passione educativa”. Don Stefano Giaquinto, presbitero di Casagiove impegnato nell’integrazione degli immigrati e dei disabili;
10 giugno, “Laudato sii mi Signore, per sereno, nubilo et onne tempo”. Fra Marino Porcelli OFM, membro della famiglia francescana del Lazio-Abruzzo, animatore di Giustizia, Pace e Integrità del Creato;
11 giugno, “Voglio conoscere se ami il Signore”. Fra Antonio Tremigliozzi OFM, Ministro della Provincia francescana del Sannio e dell’Irpinia, già animatore provinciale delle vocazioni e assistente regionale della gioventù francescana;
12 giugno, “Dovete ringraziare il Signore: la predica di Antonio ai pesci”. Fra Carlo Maria D’Amodio OFM, Ministro provinciale dei frati minori di Napoli e Caserta che conclude la tredicina “Laudato sii”, celebrata in preparazione alla festa di Sant’Antonio da Padova che avrà la sua apoteosi lunedì 13 giugno 2022.