Procida, terra di storia e di mistero
La storia dell’isola di Procida si perde tra realtà e leggenda, tra miseria e nobiltà. È il luogo dove si respira l’atmosfera di vecchio, di antico e di intrigante modernità. Le piccole isole sono regolate da tasselli di una memoria che si porta dietro storie, racconti, piccole tragedie, grandi dolori.
Procida è una delle testimonianze più significative dell’architettura mediterranea fatta di nobili palazzi, di case di pescatori, di vicoli, di piccoli spazi collettivi, luoghi adatti a incontrarsi, chiacchierare, scambiare esperienze, far fiorire amori e condividere le speranze della vita.
È meta prediletta dai turisti. Il sole, le bellezze naturali, spesso scelte come copertine di cataloghi turistici, abbondano di arenili, di fiordi rocciosi, bagnati da un mare azzurrissimo, che s’insinua nelle piccole spiagge quasi a fecondarle.
Per il suo mare, i suoi suggestivi scorci, è stata spesso scelta da famosi registi come luogo affascinante e ispiratore di capolavori cinematografici. Michael Radford, Maria Grazia Cucinotta e Philippe Noiret, nel 1994, girarono diverse scene de “Il Postino”, film capolavoro di Massimo Troisi.
Il 18 gennaio 2021 l’isola è stata nominata Capitale della Cultura Italiana 2022 e consigliata tra le 25 mete al mondo da visitare. Procida è stata scelta tra 9 concorrenti da una commissione di esperti guidata dal Professore Stefano Baia Curioni. Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, nel divulgare le motivazioni, ha evidenziato come “Il progetto potrebbe rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.
L’isola, di un’estensione di circa 16 chilometri quadrati, divisa in 9 contrade, lascia godere al turista curioso i suoi colori, le sue case arroccate, la sua storia millenaria di terra di pescatori e marinai. Gli antichi borghi di Terra Murata, di Marina della Torricella e della Chiaiolella, l’isola naturalistica di Ciracco, la fortezza-carcere seicentesca, luogo simbolo della Storia d’Italia, dimora penale di Luigi Settembrini e di altri illustri personaggi, le chiese, racchiudono, riassumono e raccordano il passato e il presente, gravido di speranze per il futuro. La meritata notorietà e le sue caratteristiche particolari rendono l’isola una nuova frontiera del turismo internazionale, supportata dal tradizionale valore dell’ospitalità dei procidani, dall’inimitabile cucina e dalla ricchezza del patrimonio artistico e naturalistico. L’isola vulcanica è ben collegata con il resto dei territori. É servita da mezzi di trasporto per via terra, ma si può raggiungere con un viaggio via mare con traghetti in partenza da Pozzuoli, Napoli e Ischia.
Procida costituisce per il turista esigente e attento una meta irrinunciabile, da godere con lentezza e rinnovato stupore!