Wilde

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 1997 nella Sezione «British Renaissance», il film Wilde è tratto dalla biografia scritta da Richard Ellmann. La prigione e gli interni della miniera nel Colorado sono stati ricostruiti negli studios della Grip House presso Londra, gli esterni americani sono stati girati sulle montagne vicino ad Alicante. Con la regia di un grande Brian Gilbert la sceneggiatura di Julian Mitchell e un magnifico direttore della fotografia: Martin Fuhrer, un film indimenticabile da rivedere. Strepitosi, ironici ed irriverenti gli interpreti: Stephen Fry (Oscar Wilde), Jude Law (Bosie), Vanessa Redgrave (la madre), Jennifer Ehle (Constance). La storia ambientata a Londra, fine del secolo scorso. Figlio di un illustre chirurgo dublinese e di una poetessa, Oscar Wilde è pieno di talento e di passione per la letteratura. Nel 1883 sposa la bella Constance da cui avrà due figli. Alcuni anni dopo, però, dopo aver raggiunto la celebrità, l’incontro con un giovane canadese lo rende consapevole della propria omosessualità. Ma a sconvolgergli la vita è l’incontro, di lì a poco, con uno studente di Oxford, Bosie, giovane impertinente e brillante di cui Wilde si innamora pazzamente. La loro relazione, passionale e burrascosa, porta Oscar alla rovina. Arrestato e condannato a due anni di lavori forzati per sodomia, Wilde torna libero nel 1897 e si riunisce a Constance. Ma, dopo la morte di lei, non resiste alla tentazione di rivedere il suo amante.

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