Chagall, il pittore-poeta al Mudec di Milano
La mostra “Chagall. Una storia di due mondi” al Mudec di Milano in programma fino al prossimo 31 luglio è un progetto espositivo in quattro sezioni dedicato all’attività di illustratore del celeberrimo pittore russo di origine ebraica. Si ripercorrono le inquietudini dell’artista a partire dall’analisi del contesto socio-storico di fine Ottocento in cui nacque e visse, la cultura yiddish, il legame con Vitebsk suo paese di origine, la sua ricerca sul colore e le tematiche più ricorrenti della sua opera quali l’amore per la moglie Belle, il viaggio a Parigi, luogo di passaggio e cambiamento per il pittore, due mondi a confronto raccontati dal grande artista.
Protagonista principale dell’arte del ‘900, per alcuni un precursore del surrealismo, per le sue immagini dal chiaro impatto evocativo anche se egli stesso dichiarò che nulla di inconscio o surreale è nel suo spazio artistico, ma soltanto rappresentazioni dei ricordi dei suoi primi anni di vita.
La mostra, grazie alla collezione nell’Israel Museum, presenta oltre 100 opere gran parte opere donate dalla famiglia e dagli amici.
Un pittore – poeta Chagall, un alchimista che mescola nella sua arte umori e amori. Nello scorrere lento della quotidianità del modesto quartiere ebraico ritroviamo il suo mondo: case di legno, attrezzi agricoli, utensili di uso comune: il samovar per scaldare l’acqua, la Torah dai cui precetti l’uomo impara a vivere rettamente, le lampade, il violino, i musicanti per le vie, le capre, gli acrobati, i venditori ambulanti, i cortili.
L’esperienza parigina d’altro canto lo conduce su strade nuove, il fauvismo e il cubismo lo portano a nuovi orizzonti creativi, ma il suo sperimentalismo conquista più che la critica d’arte, quella letteraria per la quale lavorerà come illustratore di libri. Ricordi, sensazioni, intuizioni trasmettono in un flusso continuo il suo messaggio di pace attraverso il fantasmagorico universo di toni e colori palpitanti: i sogni, la storia, le speranze, l’interesse e l’ammirazione per il presente unitamente al ricordo e all’amore per il tempo trascorso. Un narratore di immagini Chagall, che dipinge con il cuore i ricordi del passato trasformandoli in sogni e trasportando chi li osserva in una soave levità onirica.
“Il vero è invisibile agli occhi, si vede bene solo con il cuore” una metafora che Chagall ben applica alla sua idea di arte ignorando spazio, tempo, gravità, avviluppando presente e passato in un unico e irripetibile illogismo in cui trova posto l’essenza della sua realtà.