Roccamonfina: al via l’VIII edizione del Palio di Sant’Antonio
Dopo il trionfo dell’edizione del 2019 ritorna a Roccamonfina il Palio di Sant’Antonio. La cittadina, già adornata con bandiere di vari colori per indicare le diverse Contrade, si sta preparando al suggestivo e tanto atteso evento che si terrà nell’accogliente Piazza Nicola Amore nei giorni 25, 26 e 27 agosto 2022. Da sempre l’obiettivo del Palio è quello di riportare Roccamonfina all’interno di quel contesto storico ben lontano dal presente, per rivivere l’emozione di quegli accadimenti che hanno disegnato l’antica storia della cittadina sorta nella caldera di un vulcano spento, ricordare proprio Consalvo de Cordoba detto “Il Gran Capitano” vincitore della Battaglia sul Garigliano, che per 300 anni decise le sorti del Regno di Napoli. Le novità di quest’anno consistono nel soggetto scelto e realizzato dall’artista roccana Brunella Cirelli per raffigurare il Palio 2022 (il quadro che verrà donato alla Contrada vincitrice dell’VIII edizione) e dalla nascita dell’Ente Associazione Palio di Sant’Antonio, il cui Presidente è Bartolomeo Petrillo, il Vicepresidente D’Angelo Pasquale ed il Tesoriere è Gabriele Cestrone, che da quest’anno è presente sul portale nazionale rievocazione.net, in quanto catalogata come manifestazione nazionale, al pari del Palio di Siena, della Giostra del Saracino di Arezzo, del Palio di Asti e di altri ancora. Durante queste tre serate di agosto, accompagnati dal clima gradevole che caratterizza Roccamonfina, ci si ritroverà a vivere la quotidianità del lontano Medioevo, assistendo all’ingresso di Consalvo De Cordoba accompagnato dal Corteo Storico, dai Gruppi che gli faranno da contorno e da tanti suggestivi momenti in cui si scopriranno realtà medievali, attraverso rappresentazioni e spettacoli, come riportato di seguito nel programma: giovedì 25 agosto alle ore 18.00 S. Messa in piazza Nicola Amore, celebrata da Don Angelo Testa e concelebrata da tutti i Parroci di Roccamonfina. Seguirà il Giuramento della Contrada e benedizione dei Vessilli. Ore 21.00: mostra degli “Antichi Mestieri” a cura delle contrade di Roccamonfina, presso il Castello Baronale Colletta. Interverranno fachiri, giochi di fuochi e giocolieri. Venerdì 26 agosto: alle ore 18.00 la Sfilata da via Roma e via Napoli dei seguenti gruppi: “Sbandieratori dei Casali di Minturno” (LT) Lazio, “Sbandieratori di Amelia” (TR) Umbria, “Balestrieri di Amelia” (TR) Umbria; in piazza Amore seguirà l’esibizione dei gruppi nella “Gara della Balestra”. Sabato 27 agosto, ultimo giorno, alle ore 17.00: la Sfilata da via Roma e via Napoli dei gruppi partecipanti. Sfilata del corteo Storico dei nobili di Roccamonfina e Castrum limitrofi, in attesa dell’ingresso di Consalvo De Cordoba detto “Il gran Capitano”. Corteo storico delle contrade di Roccamonfina. All’evento parteciperanno i gruppi: Corteo Storico “Storia Nostra” Marzano Appio; Corteo Storico “Storia Viva Tora e Piccilli; Gruppo sbandieratori: “S. Rosa” Viterbo (VT), Gruppo Folkloristico Equestre Velletri (RM), Trombonieri: A.T.C.S. “La Pergamena Bianca” Cava de’ Tirreni (SA). Alle ore 19.30: in piazza N. Amore, esibizione dei gruppi, esibizione equestre “La Quintana dei Cavalieri” a cura del Gruppo Folkloristico Equestre Velletri (RM). Alle ore 22.00 circa ci sarà la proclamazione della Contrada vincitrice dell’VIII edizione del Palio di Sant’Antonio. La storia narra che Consalvo nato nel 1453 nella città di Montilla presso Cordoba in Spagna, nel 1455 dopo la morte del padre decise di arruolarsi nell’esercito, prestando servizio presso la Corte spagnola dapprima al fianco del fratello del Re Don Alonso e successivamente presso Isabella di Castiglia amica d’infanzia. Fu cavaliere sempre fedele e leale verso Isabella, come da giuramento, partecipò alla guerra civile contro il Portogallo portando avanti con successo il suo apprendistato sui campi di battaglia, grazie agli insegnamenti del conte Aguilar, suo fratello, del gran Maestro di Santiago Alonso de Cardenas e del Conte di Tendilla. Si distinse nella guerra per la conquista della città musulmana di Granada e successivamente fu inviato da Isabella in Italia dal Re consorte per combattere contro i francesi e le loro mire espansionistiche nel Regno di Napoli. Subì la sconfitta nella battaglia di Seminara nel 1495, ma riuscì ad ottenere la rivincita l’anno successivo, sconfiggendo i francesi. Per meriti organizzativi che seppe imporre all’esercito spagnolo fu nominato Gran Capitano. Consalvo può essere considerato l’inventore del “tercio” una formazione che raggruppava 3000 uomini tra archibugieri e picchieri. Nel 1502 diventò Duca di Terranova e Sessa Aurunca. La battaglia decisiva si ebbe il 29 dicembre del 1503 presso il fiume Garigliano, ove comandanti, soldati spagnoli e italiani riuscirono a spingere i francesi fino a Gaeta dove furono costretti a firmare la resa incondizionata, consegnando di fatto tutto il meridione d’Italia agli spagnoli. Dopo la vittoriosa Battaglia sul Garigliano, Consalvo de Cordoba volle recarsi in visita presso tutti i territori del suo ducato. Nell’Archivio di Stato di Napoli (Cfr. Archivio dei Quinternioni; vol. IX, Fol.93 Repertorio di Terra di Lavoro), è registrato il lungo decreto in cui il Re enumera le benemerenze del Gran Capitano ed i moltissimi feudi concessigli per ricompensa. Tra essi vi era Roccamonfina della quale Consalvo de Cordova ricevette l’investitura il primo gennaio del 1507.