Piana di Monte Verna torna ad essere vetrina nazionale e d’oltralpe della manifestazione dedicata alle lumache e al loro allevamento
Elicicoltura, un termine coniato decenni fa per indicare una specifica attività in agricoltura: “L’allevamento di chiocciole Helix”. Questo mollusco, apparentemente tanto semplice quanto poco interessante, ha ormai consolidato le sue radici a Piana di Monte Verna, cittadina dell’Alto Casertano, quasi 18 anni fa. Da semplice allevamento nato in quel territorio, a Piana di Monte Verna si sono poi realizzate manifestazioni di settore, poi incontri di formazione, eventi di degustazioni, per arrivare a questo ormai storico Convegno Internazionale di Elicicoltura.
Trattasi di un incontro per tutti gli interessati, curiosi, addetti ai lavori, amanti in genere di questo speciale mollusco. Al suo interno, nella due giorni di quest’anno – 1 e 2 ottobre – tante attività: dagli interventi degli allevatori della Confederazione Italiana Elicicoltori e Coclè (l’organizzazione di settore che ha sede nazionale proprio a Piana di Monte Verna), ai trattamenti di bellezza con bava di chiocciola, a stand dedicati con cosmesi ad hoc, presentazione di novità negli allevamenti, nuove tecnologie e molto altro.
Insomma, Piana di Monte Verna rappresenta l’eccellenza di questo ramo dell’agricoltura, sempre più parte di un’economia virtuosa, diligente verso l’ambiente, capace di generare reddito. Spiega Giovanni Romano – Presidente di Confederazione Italiana Elicicoltori e fondatore del Centro Coclè:
“L’allevamento delle lumache cresce di anno in anno, di pari passo con le esigenze di una nazione, ma sicuramente anche per mezzo degli inevitabili compromessi e requisiti che un’attività agricola nel 2022 deve perseguire: abbiamo seri problemi di acqua nei periodi estivi, la necessità di mantenere una filiera produttiva di qualità, senza tuttavia intaccare i delicati meccanismi di madre natura. Dobbiamo essere capaci di reinventare, soprattutto in Italia, l’agricoltura su piccola scala, quella della produzione a conduzione famigliare o addirittura del singolo. Proprio nel nostro Stato si vive la parcellizzazione di medi e piccoli lotti di terra – questi ultimi assolutamente inadatti a ospitare colture per produzione su larga scala. Ecco, l’elicicoltura nel nostro Bel paese ben si coniuga, perché capace di generare profitto anche su questi spazi minuti, spesso angusti, a volte poco praticabili. Una particolare attività, questa, che non deve essere vista come meramente profittevole e da “investimento da fare a tutti i costi” (concetto che ultimamente sentiamo troppo spesso), ma principalmente come percorso che si segue parallelamente ad altre attività, che chiede dei tempi per generare dei risultati e che, se vogliamo parlare di vera qualità, non può essere forzata con soluzioni che non siano quelle effettivamente naturali. Per cui la nostra filiera, come fa da sempre, persegue obiettivi di assoluta qualità, di impegno da parte dei tanti elicicoltori che ne fanno parte e si impegna – quotidianamente – per integrare sempre maggiori opportunità al suo interno. Quest’anno, ad esempio, presentiamo delle novità nella produzione ed estrazione della bava delle lumache dal proprio allevamento. Ci interessa, come sempre, che la produzione sia pratica, semplice ed efficace; senza storielle e senza troppi fronzoli, senza gonfiare inutilmente un qualcosa che non porta lontano.
Il Convegno è nato quasi 10 anni fa proprio per questo: dare modo al settore di interfacciassi direttamente con le centinaia di partecipanti che in questo evento (l’unico così concepito), possono toccare con mano questo mondo”.
La manifestazione cammina a braccetto con una speciale festa gastronomica “Piazze della Lumaca”, giunta al suo numero 10 e che, da quand’è nata, ha generato un polo di interesse gastronomico proprio a Piana di Monte Verna.
Quest’anno, nella due giorni dell’1 e del 2, si assisterà ad una festa del prelibato mollusco con piatti con e senza lumache, musica dal vivo e molto altro – questo nei padiglioni al coperto della manifestazione. Il giorno 30 settembre sarà invece di apertura dell’evento, con la Pro Loco pianese che, con un menu popolare, allieterà queste ultime serate tiepide all’insegna di piatti sfiziosi e musica di intrattenimento.