Analisi, osservazioni e proposte dell’A.N.DI.S. su “Fondi del PNRR, sulla valutazione formativa e sull’istruzione tecnica e professionale”
L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. – continua sul suo cammino, coerentemente con i suoi fini statutari, e con il collaudato spirito di collaborazione che fin dalla sua nascita, 1988, l’ha sempre contraddistinta a vigilare, avanzare indicazioni, formulare auspici, suggerimenti e proposte su disposizioni-provvedimenti di carattere legislativi e amministrativi.
Il 30 settembre 2022, in occasione della celebrazione del 77° Convegno nazionale dell’Associazione “Povertà educative, qualche idea per il diritto al futuro” svoltosi il 1° ottobre nell’accogliente cittadina marchigiana di Monterubbiano (FM), l’A.N.DI.S. ha riunito il proprio Consiglio nazionale, i cui membri elettivi scaturirono dall’XI Congresso nazionale tenutosi nei giorni 12, 13 e 14 maggio 2022 nell’amena località di Pimonte (NA), per la disamina dei fondi e della relativa gestione prevista dal PNRR, per la valutazione formativa e per l’istruzione tecnica e professionale.
I lavori del Consiglio nazionale presieduti dal Presidente Nicola Putilli, riconfermato in tale incarico per il prossimo triennio, 2022-2024, si sono svolti con il fattivo contributo di tutte le componenti, elettive e di diritto statutario, e tutti i documenti conclusivi sono stati approvati convintamente all’unanimità.
In merito ai fondi del PNRR e alla loro gestione il Consiglio ha sollecitato il Governo e il Ministero dell’Istruzione a “predisporre chiare e inequivocabili linee di indirizzo e dettagliate descrizioni dei costi ammissibili, in modo da garantire efficacia alle azioni che il PNRR affida alle scuole”.
Relativamente all’individuazione delle scuole beneficiarie dei fondi del PNRR destinati alla riduzione dei divari territoriali ha rilevato disequilibrio e contraddizione ed ha proposto che “le scuole destinatarie dei fondi venissero individuate come centri di committenza per progettualità comuni nel territorio” ed ha auspicato che “anche le scuole attualmente escluse dal finanziamento in virtù dei loro risultati INVALSI fossero destinatarie di particolari misure di finanziamento, tali da consentire il mantenimento degli standard già raggiunti, peraltro con l’impiego di molte delle risorse economiche a loro disposizione ed ha segnalato che per garantire efficacemente l’impiego dei finanziamenti del PNRR “è imprescindibile la formazione e il potenziamento dei collaboratori scolastici indispensabili per l’ampliamento del tempo scuola” e, infine, ha proposto “l’istituzionalizzazione del middle management al fine di garantire una reale leadershare funzionale alla garanzia di un apprendimento equo, inclusivo e di qualità”.
Per quanto attiene alla “valutazione formativa” il Consiglio ha sollecitato le autorità governative a predisporre e ad attivare azioni idonee e necessarie per attuare compiutamente quanto prescrive l’articolo 1 del D. Lgs. 62/2017 che testualmente recita “ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli studenti, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze” ed ha auspicato che la valutazione formativa sia attuata in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, “con il graduale superamento dei voti in modo da garantire la coerenza con la valutazione delle competenze richiesta dai documenti ministeriali”.
In merito al PNRR e all’Istruzione Tecnica e Professionale l’organismo dell’A.N.DI.S. pur apprezzando la promessa di “adeguare i curricoli alle esigenze del mercato produttivo” ha rilevato “la povertà dei contenuti del Decreto Legge 144/2022, anche in relazione alle indicazioni dei nuovi curricoli e ai criteri di valutazione degli apprendimenti”; ha espresso viva preoccupazione che “la ridefinizione dei curricoli produca una riduzione dei quadri orari che già nel passato recente ha inciso negativamente sull’assetto laboratoriale”; ha manifestato, inoltre, la volontà-necessità di “ricevere chiarimenti relativi alle finalità, agli obiettivi e alle modalità di certificazione delle competenze al termine del II e IV anno” ed ha proposto, altresì, sui “temi” analizzati un interlocuzione dell’Associazione con “le Commissioni Parlamentari, i vari ambiti di discussione e tutte le sedi deputate”.
E’ del tutto evidente che l’A.N.DI.S., come peraltro nel passato recente e meno recente, non si limita solo ad analizzare, commentare e criticare i provvedimenti legislativi e gli atti amministrativi che toccano “la vitalità” del sistema scolastico italiano, ma avanza proposte e indicazioni, sempre mirate e pertinenti, frutto di continuo confronto e di collaudata esperienza, con il precipuo fine di fornire il proprio contributo dal “campo”, per contribuire fattivamente alla crescita della scuola italiana in tutte le sue articolazioni. Andrea Izzo junior.