Prendiamo posizione contro l’intimidazione nei confronti dei giornalisti
Da Action For Democracy Italia riceviamo: “Associazione, a Roma è iniziato il processo penale a Roberto Saviano per diffamazione. Nel dicembre 2020, il giornalista aveva definito Giorgia Meloni e Matteo Salvini due “bastardi”, dopo che un bambino migrante di sei mesi era morto durante un naufragio nel Mediterraneo. Nei giorni della tragedia, i due politici chiedevano l’affondamento delle navi ONG che salvano centinaia di persone ogni settimana. Sia chiaro: questo processo non riguarda il linguaggio duro di Saviano. Il Governo sta esercitando il suo potere per colpire un giornalista indipendente che si è battuto per il diritto alla vita. È tempo di prendere posizione contro l’intimidazione dei giornalisti. Aiutaci a sostenere Roberto Saviano e sollecitare Meloni e Salvini a ritirare le loro querele.
I giornalisti devono poter parlare liberamente, senza timore di rappresaglie, in particolare quando si riferiscono alle persone più potenti del Paese.
L’avvocato di Giorgia Meloni sostiene che la querela per diffamazione nasca dall’«odio» di Saviano. Non dimentichiamo che Saviano ha parlato con rabbia dopo che un bambino è morto in una tragedia inutile. E invece di mostrare empatia per una madre in lutto, Giorgia Meloni ha detto che le barche di salvataggio delle ONG dovrebbero essere affondate mentre Matteo Salvini ha imposto multe salate a queste organizzazioni, quando era Ministro dell’Interno. Proprio la scorsa settimana centinaia di persone sono rimaste per giorni tremanti sul ponte delle navi di due ONG, dopo che Meloni e Salvini hanno impedito loro di sbarcare.
Chi pensi sia la vera fonte dell’odio?
Salvini e Meloni hanno fatto di tutto per colpire Saviano perché minaccia i loro interessi. Salvini ha già pensato di togliere la scorta a Saviano, nonostante le minacce di morte da parte dei boss mafiosi di cui aveva scritto. Solo grazie alla pressione dell’opinione pubblica è stato costretto a ripensarci.
Grazie per tutto ciò che fai, Action For Democracy Italia”.