Il Prof. Aldo Bova, Presidente del Forum delle associazioni sociosanitarie, nella Giornata del Ricordo delle Vittime della strada: “Il Forum è per promuovere la cultura del rispetto della vita”
Oggi, domenica 20 novembre 2022, si celebra la Giornata Mondiale del Ricordo delle vittime della strada, ricorrenza istituita nel 2005 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e introdotta in Italia con la Legge n. 227 del 2017, per sollecitare le Istituzioni e l’opinione pubblica su un’emergenza che di anno in anno diventa sempre più drammatica.
Il Presidente nazionale del Forum delle associazioni sociosanitarie, Professore Aldo Bova, nella considerazione che il Forum è per promuovere la cultura del rispetto della vita, ha emesso un significativo comunicato per la giornata Mondiale del Ricordo delle vittime della strada.
“In occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle vittime della strada, che si celebra il 20 novembre, è importantissimo conoscere i numeri di questo triste fenomeno che produce 1,31 milioni di vittime annue nel mondo con sofferenze enormi e danni economici, familiari, sociali consistentissimi. In Italia ogni anno sono circa 3.000 le morti e circa 140.000 le persone traumatizzate per incidenti stradali con dei costi sociali che vengono valutati negli ultimi anni sui 14 miliardi annui circa. Alla base di questi incidenti ci sono cause umane certamente evitabili. Secondo l’Istat le cause vanno dalla distrazione ed indecisione durante la guida, al non rispetto di regole, di precedenza o del semaforo, a velocità elevata, ad uso di alcolici o di droghe, a uso del telefonino, ecc. Fra le vittime ci sono moltissimi giovani, molti bambini e tanti pedoni, colpiti molte volte sulle strisce pedonali. Affianco ai costi sociali sopra accennati, vanno valutate le sofferenze morali e psicologiche che colpiscono tante persone. Penso ad esempio a genitori che vedono spezzata la vita di un figlio giovane o di un ragazzino per cause evitabilissime o, peggio ancora, a giovani mogli che perdono il consorte con tutte le conseguenze anche socioeconomiche sulla famiglia con figli, che privati del genitore ricevono un vulnus non riparabile. Fatti questi, che, al di là della terribile sofferenza psichica, generano danni economici molteplici. Dinanzi a questo quadro tutte le forze del Forum delle associazioni sociosanitarie ritengono che l’opera già svolta di promuovere la cultura del rispetto e della tutela della vita dal suo sorgere al suo termine vada programmata ed intensificata anche per porre all’attenzione delle comunità raggiungibili il triste quadro degli incidenti stradali mortali, che creano danni enormi su vari piani. Il Forum delle associazioni sociosanitarie inviterà gli aderenti delle undici associazioni che compongono la propria assemblea, i propri Forum regionali, e le cinquanta strutture che costituiscono la propria Rete territoriale, presenti dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, a dare il proprio contributo educativo e formativo sotto il profilo culturale, affinché si possa ridurre nei prossimi anni questo scempio di gravi incidenti stradali mortali fino ad arrivare nel 2050, come auspicato dall’Unione Europea, ad incidenti stradali mortali zero nei paesi della nostra Comunità europea”.
Nella foto in evidenza Aldo Bova – Presidente nazionale del Forum delle associazioni sociosanitarie