“In paradiso si mangiano sfogliatelle – imparare a vivere aiuta a non morire”
Il tour di presentazione dell’ultimo libro del Dott. Paolo Albano (già Procuratore della Repubblica in Isernia) dal titolo “In paradiso si mangiano sfogliatelle – imparare a vivere aiuta a non morire”, Armando Curcio Editore, continua e si alimenta sempre più con tantissimi appuntamenti. Insomma, le sfogliatelle hanno sempre portato fortuna ma a Paolo Albano, in questo momento, ancora di più. Le presentazioni del libro, al momento, sono avvenute presso le librerie “Feltrinelli” di Caserta, martedì 11 ottobre 2022, dove l’autore ha dialogato con il Prof. Giuseppe Ventrone; “Spartaco” di Santa Maria Capua Vetere (CE), venerdì 4 novembre 2022, con il Notaio Alessandro De Donato; “Feltrinelli” di Napoli, giovedì 10 novembre 2022, con il giornalista de “Il Mattino” Nando Santonastaso; “Mondadori” di Santa Maria Capua Vetere (CE), giovedì 17 novembre 2022, con l’Avv. Mario Romano ed il Notaio Alessandro De Donato (foto a lato: Avv. Mario Romano, Proc. Paolo Albano e Notaio Alessandro De Donato). Inoltre, il 23 ottobre 2022 il libro ha ottenuto il 1° Premio al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “I fiori sull’acqua” – IX edizione ad Imola. Prossime presentazioni a Napoli, venerdì 25 novembre 2022, presso l’Associazione Culturale Frame Ars et Artesi in corso Vittorio Emanuele n. 525, dove l’autore dialogherà con la Dott.ssa Paola Pozzi. Invece, lunedì 5 dicembre 2022 sarà presentato, nuovamente, a Santa Maria Capua Vetere (CE), dove il Sindaco Avv. Antonio Mirra e l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Anna Maria Ferriero hanno voluto fissare un appuntamento di presentazione con lettura recitata dei brani a cura dell’attore napoletano Maurizio Merolla presso il teatro Garibaldi, dove ad allietare la serata con brani musicali in tema ci saranno due violinisti ed un sassofonista. Parliamo dell’autore: Magistrato dal 1974, Paolo Albano ha lavorato presso le Procure di Venezia, Santa Maria Capua Vetere e Napoli occupandosi di reati in materia di terrorismo, camorra e ambiente. Il suo ultimo incarico è stato quello di Procuratore Capo della Repubblica a Isernia. Ha pubblicato, in collaborazione con il giornalista Antimo Della Valle, il libro “La strage di Caiazzo – 13 ottobre 1943” (Mursia Editore, 2013), nel quale vengono ricostruite le complesse indagini condotte dal Magistrato Albano per giungere all’arresto e alla condanna degli autori della strage compiuta nel territorio campano dagli occupanti nazisti. Appassionato di letteratura e di studi filosofici, per questa sua raccolta si è ispirato a Dino Buzzati. Nella presentazione leggiamo: “Un libro da gustare adagio, come le sfogliatelle, assaporando una pagina alla volta. Ciascuna delle numerose e variegate storie-racconti, dialoghi ma anche una vicenda reale – rappresenta uno spunto di riflessione sui temi eterni dell’esistenza, affrontati con una piacevole vena ironica. Paolo Albano tratta con profondità e insieme leggerezza la verità e il mistero, la vita e la morte, il sogno e la realtà. Un racconto dopo l’altro, ripercorre le eterne questioni che l’uomo pone a se stesso: da dove veniamo, quale ruolo gioca il destino nella vita di ciascuno, che cosa ci attende dopo la morte, l’esistenza e la natura di Dio. Sono questi i fondamentali quesiti che guidano il lettore nei misteriosi e affascinanti meandri della nostra anima”. Invece, Pier Luigi Dell’Osso (Magistrato) in un suo pensiero scritto sulla retrocopertina, così si esprime in merito: “Una raccolta di racconti dove temi non facili, come la morte, il Paradiso, il sogno, sono trattati con voluta leggerezza e con disarmante naturalezza, che sovente si mutano in benevolo sorriso, mai compiaciuto e, dunque, autenticamente prezioso”. Ma veniamo al libro. L’opera si compone di numerose storie ciascuna delle quali rappresenta un punto di riflessione sui temi eterni dell’esistenza, affrontati con una leggera vena di ironia. Gli argomenti trattati sono: la verità e il mistero, la vita e la morte, il sogno e la realtà. Un racconto dopo l’altro, l’autore ripercorre le eterne domande che da sempre si pone l’uomo: da dove veniamo, quale ruolo gioca il destino nella vita di ciascuno, che cosa ci attende dopo la morte, qual è il rapporto con Dio. Saranno questi fondamentali quesiti a guidare il lettore nei misteriosi e affascinanti meandri della nostra anima. In una delle prime presentazioni, a cura di Avv. Mario Romano (Direttore Responsabile di Giustizia Oggi, rivista web di attualità, vita forense, giurisprudenza italiana ed europea) sul libro dal titolo “In paradiso si mangiano le sfogliatelle – imparare a vivere aiuta a non morire” del Dott. Paolo Albano così si esprime: “Cultura umanistica e profondo senso della Storia, rivestiti da uno stile narrativo asciutto ed efficace: sono questi gli elementi che il lettore si aspetta, e ritrova, nel lavoro letterario del Magistrato-Scrittore Dott. Paolo Albano. Ciò che, invece, non ti aspetti – e che piacevolmente ti sorprende – è la fantasia con cui l’Autore propone fatti e personaggi reali ed immaginari, resi vivi nel corso di un viaggio onirico/fantastico descritto con tratti di intenso realismo. È così che, fra le tante, prendono corpo le figure di Ponzio Pilato, di Gesù Cristo e del Centurione, ridisegnate in una dimensione diversa da quella tradizionale, ma non per questo meno credibile. L’opera si snoda attraverso la descrizione di eventi storici ed episodi talvolta, frutto di ricordi giovanili o di sogni magicamente rivissuti, in un percorso introspettivo assolutamente privo di intenti didascalici, proteso com’è alla ricerca di verità irraggiungibili. Emblematica, a questo proposito, si rivela la lettura della “Cronaca del Paradiso”, immaginariamente ritrovata su di un vecchio giornale, purtroppo lacero e privo della parte finale, che resta, perciò, sconosciuta, così come la descrizione dell’errore giudiziario, paradossalmente verificatosi addirittura nell’aldilà, di cui è rimasto vittima “L’Evaso” a causa di una deprecabile omonimia, proprio come talvolta accade nei tribunali dell’aldiquà nei nostri umani tribunali! Collocati al termine del libro, non meno originali, quanto imprevedibili, risultano, poi, i “Romanzi brevissimi” che rivelano una volta di più il senso dell’umorismo e l’amore per l’assurdo, insospettabili nella austera persona dell’Autore. Naturalmente nelle oltre duecentottanta pagine (seguite da tre pagine rigorosamente bianche) vi è molto di più e non vogliamo sottrarre al lettore il piacere di scoprirne il contenuto
(foto: Dott. Domenico Valeriani e Dott. Paolo Albano).
Quanto alla presenza delle tre pagine bianche, essa è quasi certamente dovuta ad esigenze di impaginazione e, tuttavia, a noi piace credere che, collocandole al termine del volume, l’Editore ma anche l’autore abbiano voluto lasciare spazio per eventuali impressioni e commenti. Con tale convinzione, dunque, le riempiamo esprimendo all’Autore vivo apprezzamento e profonda gratitudine per averci donato, con questo lavoro, un soffio di aria fresca e pulita di cui avvertivamo un gran bisogno in questa torrida estate, funestata da conflitti atroci che sembrano richiamare quelli immaginari descritti nel capitolo dedicato ad “Un altro Universo”. Per fortuna al termine del libro c’è il profumo delle sfogliatelle con cui il pasticciere partenopeo inonda il Paradiso e da cui il volume prende il titolo, quasi a rimarcare l’ispirazione improntata alla leggerezza elemento quest’ultimo che induce all’ottimismo e ci spinge a ripetere da queste colonne un sincero grazie”.