Nuovo codice degli appalti, lettera aperta degli Architetti al Premier Meloni
Cecoro: “Abbiamo aderito anche noi dell’Ordine di Caserta perché vogliamo lanciare un grido di allarme nei confronti del testo del nuovo codice degli appalti che interessa tutti, perché tutti vogliamo un Paese migliore”.
È stata sottoscritta anche dall’Ordine degli Architetti PPC di Caserta, la lettera aperta sul nuovo codice degli appalti che ben 102 ordini sui 105 presenti in Italia hanno voluto indirizzare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.
Lo annuncia il Presidente Raffaele Cecoro che è anche il Coordinatore Interregionale degli Ordini degli Architetti PPC del Meridione (OAPPC-SUD).
“Il nuovo Codice dei Contratti interessa tutti e tutti vogliamo un Paese migliore” è il titolo dato al testo diffuso all’indomani del varo del nuovo codice dei contratti varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri tenutosi prima di Natale.
“Il testo del nuovo Codice, proposto e diffuso in questi giorni, rivela criticità che, per i professionisti (Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), segnano un netto passo indietro rispetto ad alcuni temi strategici che riguardano l’intera comunità.
Per questo è lecito domandarsi: Come velocizzare?
La riforma del codice è certamente un aspetto importante per rispondere alle nuove sfide che arrivano dall’Europa, prima fra tutte quella del PNRR, che impongono di risolvere tempestivamente i molti problemi aperti nel nostro Paese. Il principio del fare in fretta non deve, però, mettere in secondo piano il principio del fare bene.
Come semplificare? Il nuovo testo è sicuramente decisivo per ridurre tempi e procedure nell’affidamento e nella programmazione, pianificazione e progettazione di opere, ma non può condurre all’eliminazione di parti di leggi indispensabili per la qualità del progetto e delle conseguenti realizzazioni.
Come migliorare? La qualità dei programmi, dei piani, dei progetti deve essere la priorità assoluta ed è per questo che va rafforzata come cardine di tutte le opere da realizzare per il futuro del Paese”, sono alcune delle domande e delle risposte fornite dagli Ordini di tutta Italia.