Il Poeta Giovanni Nacca a Capua – Indagine sulla poesia in Campania con “Dialogo con gli assenti”
Giovedì 12 gennaio 2023, ore 18.00, a Capua, nella sede dell’Associazione Capuanova, ubicata nel Palazzo Fazio in via Seminario Campano n.12, si terrà un incontro col Poeta Giovanni Nacca sull’“Indagine della poesia in Campania – Dialogo con gli assenti” nel quale illustrerà i suoi componimenti poetici.
La sede scelta è perfettamente in sintonia con l’evento in quanto Palazzo Fazio, struttura aggregata al monastero di San Gabriele, ha un impianto tardo-gotico ed è impregnato di arte e di storia. La famiglia Fazio affonda le sue origini nel XIII secolo e contava guerrieri che presero parte alle crociate, giuristi e proprietari terrieri che dettero non poco lustro alla Città di Capua. Nel 1735 con Ludovico, ultimo rappresentante, la stirpe Fazio si estinse ed oggi nel Palazzo, che fu quasi totalmente distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, 9 ottobre 1943, che è tutelato dalla Soprintendenza dell’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Caserta e Benevento, hanno la sede l’Associazione Capuanova, che da oltre dieci anni ospita la Scuola di Alta Formazione in Teatro e Cinematografia con stage e workshop e il FaziOpentheater.
La manifestazione sarà introdotta da Fiorenzo Marino, succivese di nascita e capuano d’adozione. Docente di materie letterarie nei licei statali; nel 2002 per le edizioni il Ponte Etrarte ha pubblicato Schiano: una tradizione su due ruote; nel 2004 Franco Cammisa, 50 anni di fotografia nel territorio atellano; nel 2012 per Rogiosi Editore (NA) ha curato la “Storia della canapa” nel volume I giorni della canapa.
Sono previsti nell’ambito della manifestazione alcuni intervalli musicali con brani eseguiti dal Professore Nicola Fiorillo – flauto traverso, che già in passato si è esibito a Palazzo Fazio, 27 gennaio 2008, Giornata della Memoria Reading musicale, Poesia e Musica per non dimenticare con letture di Antonella Fiore e al pianoforte Antonio Simeone.
Il Poeta Giovanni Nacca, nato in terra britannica, ad Ashton, vive nella ridente e accogliente cittadina di Pignataro Maggiore e vanta al suo attivo diverse e significative pubblicazione tra le quali: La linea spezzata, Editore Faloppio, Como, 2006; Feritoie, Editore Il Faggio, Milano, 2010; Sembianze, Pignataro Maggiore, 2012, raccolta recensita sul suo blog di poesia della RAI dalla giornalista e critica letteraria Luigia Sorrentino; Meteorologie, Tipografia Solari, Capua, 2014; Tra sentieri di nuvole e rondini, Grafiche Mincione, Sparanise, 2019; La via del dolore, curata dal compianto Mons. Don Giuseppe Leone, Parrocchia San Paride – Teano, 2021; Il tempo e la cenere, Editore Il Faggio, Milano, 2022; Qualcosa come una preghiera (dedicato a Don Giuseppe Leone “La cui luce continuerà a guidare chi lo conobbe”), Grafiche Mincione, Sparanise, 2022.
Il Nacca è incluso in diverse antologie e riviste; ha collaborato con la Cattedra di Storia della critica letteraria dell’Università degli Studi di Cassino (FR); ha organizzato numerosi eventi culturali, ospitando diversi poeti tra cui Antonella Anedda, Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Francesco Scarabicchi e Stefano Simoncelli. Alcune sue poesie, tratte da “L’ira del perito imbelle”, raccolta quasi clandestina, sono state lette nella trasmissione Zapping, condotta da Aldo Forbice su Rai Radio 1 e ha curato “Un libro sul sofà”, rubrica di recensione on-line sul sito dell’Associazione Culturale Amici della Musica di Pignataro Maggiore.
Diverse testate giornalistiche a tiratura nazionale si sono interessate della poetica di Giovanni Nacca e tra queste il quotidiano “la Repubblica” con Giuliana Calomiso che ha vergato “Luce e buio non scandiscono solo il giorno, a volte anche la poesia. I versi di Giovanni Nacca si muovono tra questi due universi, paralleli ma lontanissimi. Il mondo della notte, popolato da aspettative tradite, ansie, rimpianti per cose ormai andate perdute, e lo spazio della luce, dove il poeta emerge sul finire di ogni sera, dopo una lunga nuotata di ricordi, per prendere fiato”.