Ridotto il taglio delle accise, schizza il prezzo del carburante

Il decreto muove risorse per 9,1 miliardi di euro, purtroppo però riesce ad essere un provvedimento che contiene solo misure tampone, con un orizzonte di cortissimo respiro, al pari della Manovra di Bilancio per il 2023. Abbiamo provato a migliorarlo con emendamenti e proposte ma da parte della maggioranza e del Governo c’è stata una chiusura totale. Le uniche misure positive restano quelle che per far fronte alla crisi energetica si collocano nella scia dei precedenti decreti-legge “Aiuti” voluti dal Governo Draghi.
Non c’è alcuna strategia di medio e lungo periodo per rilanciare la crescita, non si incide sugli investimenti privati e pubblici, si mette mano al Superbonus senza però riuscire a far nulla di serio per lo sblocco dei crediti.
Il taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio è stato ridimensionato dal 1° dicembre scorso e non più finanziato dal 1° gennaio 2023, così che il loro prezzo è ora decisamente più alto rispetto a quello che sarebbe stato prorogando gli interventi previsti dal Governo Draghi. A questo si aggiungono i rincari con cui si è aperto il 2023, dai pedaggi autostradali alle bollette del gas, ai generi alimentari, ai trasporti e ai mutui a tasso variabile.

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