Il calcio, il tifo e l’amicizia in primo piano con “Azul” e Stefano Accorsi nei teatri di Santa Maria Capua Vetere e Caserta

Il calcio sudamericano, la passione per il pallone che diventa la domenica tifo sfegatato, l’amicizia tra quattro personaggi quasi fiabeschi di padre certo e madre inesistente con nomi quali Pinocchio, Golem, Adamo, Frankenstein che raccontano la loro vita a tratti ancora bambinesca sospesa tra realtà e fantasia. Questo è, in sintesi, “Azul” ovvero Azzurro in scena giovedì scorso al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere e fino ad oggi al Comunale di Caserta. Azul Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor è anche lo slogan che gridano spesso durante lo spettacolo il protagonista Stefano Accorsi, che racconta con delicatezza la storia dei tre condita da grandi momenti di esaltazione e amari episodi, e gli altri tre attori musicisti Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo, che firma anche le musiche originali, e Luigi Sigillo. Prodotto dal Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Teatros del Canal, Madrid lo spettacolo è scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca che è anche designer luci ricreando perfettamente l’atmosfera che si respira in una curva di uno stadio nel finale con l’orchestrazione del brano finale “Coro Azul” di Rodrigo D’Erasmo. Suggestive le scene di Luigi Ferrigno mentre i costumi di scena sono di Giovanna Buzzi, il video designer è Roberto Vitalini. Aiuto alla regia Alice Bertini, creative coder Sebastiano Barbieri, assistente scenografo Sara Palmieri ed assistente costumista Ambra Schumacher.

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