L’Unione Europea assegna il marchio Dop al Cedro calabrese
È un enorme successo per la Riviera dei Cedri: a dare l’annuncio del riconoscimento del frutto da parte dell’Unione Europea è il Consorzio del cedro di Calabria. Lo straordinario frutto verdastro, il Citrus medica, è considerato una delle tre specie capostipite da cui discendono tutti gli agrumi attualmente conosciuti. Originario dell’Asia sud-orientale, il Cedro attualmente è diffuso anche in Italia nelle regioni meridionali, particolarmente in Calabria (98% della produzione nazionale). Si tratta di un prodotto tipico soprattutto dell’alto Tirreno cosentino, litorale anche famoso come “Riviera dei Cedri”, un frutto molto sensibile al freddo, che qui trova il suo microclima ideale. La fascia costiera collinare è infatti caratterizzata da una convergenza di correnti fredde e calde, tale da favorire la coltivazione: da una parte il freddo collinare e dall’altra il caldo marittimo, che insieme al lavoro dei contadini portano a un prodotto finale pregiato. La coltura del cedro ha un peso economico e culturale non indifferente: secondo l’Agi del Consorzio, tra i Comuni di Tortora e Sangineto, operano circa 300 produttori con 90 ettari dedicati alla coltivazione e alla lavorazione del frutto. Ma fu soprattutto negli anni Trenta del secolo scorso che la produzione cedricola raggiunse il picco massimo, con 80.000 quintali commercializzati. Seguì poi una crisi, dovuta alla cementificazione di molte aree coltivabili, che portò la produzione ad abbassarsi a un numero tra i 7.500 e i 1.500 quintali. Nonostante ciò, la valorizzazione del cedro impegna oggi migliaia di persone, dai produttori agli addetti alla trasformazione, fino alla ristorazione, all’industria cosmetica e a quella farmaceutica. Difatti, il cedro, oltre ad essere nemico del colesterolo, è un potente antiossidante dalle proprietà carminative e depurative. E c’è di più: pare che l’agrume sia anche uno dei simboli fondamentali della religione ebraica. I Rabbini utilizzano il cedro nei loro riti religiosi in occasione della festa del Sukkoth, che si tiene nella stagione estiva: in Calabria, al turismo marittimo si aggiunge quello religioso, dato che circa cento Rabbini raggiungono ogni anno la Riviera dei Cedri per scegliere meticolosamente il frutto più bello, al fine di accertarne la purezza. Il Comune di Santa Maria del Cedro è l’epicentro dell’attività del sodalizio religioso: qui è stato realizzato, nel corso degli anni, un centro polivalente con un museo del cedro, un laboratorio del gusto, una cittadella industriale ed un centro ricerca con un’area ristorazione. Oggigiorno, i produttori, cavalcando il successo dovuto al riconoscimento del marchio, sono pronti a conquistare l’industria cosmetica e farmaceutica nazionale e internazionale.