È allerta alimentare UE da Norovirus nella lattuga Iceberg provenienti dall’Italia
Attenzione nella lattuga prodotta in Italia con materia prima proveniente dalla Spagna, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di Norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Per questo motivo la partita italiana ha subìto uno stop da parte del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) su segnalazione del Ministero della Salute italiano, anche se nessuno scrive che il prodotto contaminato potrebbe essere nelle case di ignari consumatori. Il lotto incriminato (presumibilmente) è stato ritirato dal mercato, occorre però, essere prudenti e quando si va nei supermercati o negozi, controllare sempre la provenienza. È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti in Italia. Nello specifico nella notifica numero 2023.0891 del 07/02/2023, si segnala la “Presenza di Norovirus GII nella lattuga prodotta in Italia con materia prima proveniente dalla Spagna”, collegata ad un’epidemia di origine alimentare. I Norovirus (NoVs) sono particolarmente aggressivi e sono ritenuti in tutto il mondo una delle principali cause di gastroenteriti nell’uomo e negli animali. Questi virus si diffondono attraverso le feci e tramite contatto da persona a persona, oppure assumendo cibo e acqua contaminati. Nel caso delle more la situazione è più complessa perché raramente vengono ingerite da sole essendo spesso abbinate a torte e biscotti, contenenti latte e derivati. Le epidemie associate a Norovirus nelle more sono un rischio emergente, anche se ancora non è chiaro in quale fase della filiera questi focolai prendono origine. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c’è anche la febbre. Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. I virus, inoltre, sono estremamente più difficili da individuare rispetto ai batteri e a differenza ai batteri che si riproducono con grande velocità negli alimenti, i virus non si ridiffondono, ma si impossessano della cellula dell’ospite sfruttandone il potere replicante. Per questo motivo basta ingerirne una piccola quantità per provocare danni. In attesa che il Ministero della Salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la corretta identificazione del prodotto, si invitano le catene di supermercati e i produttori a dare notizie chiare sui loro siti, ricordando che è un obbligo previsto dalla legge informare i consumatori. In questa fase di incertezza l’unico consiglio che si può dare è di non consumare la lattuga Iceberg prodotta in Italia con materia prima proveniente dalla Spagna colpita dal provvedimento di richiamo.