Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna

Il diritto delle donne ad essere protagoniste della vita del Paese rappresenta ancora una questione viva. Ogni anno, infatti, ci ritroviamo a ricordare obiettivi mancati: i troppi casi di sopraffazione e di violenza; l’inaccettabile condizione di disuguaglianza della donna nel mondo del lavoro; la difficile conciliazione di lavoro e vita privata. A nessuno sfugge che in questi anni si siano compiuti progressi importanti, sebbene vi siano ancora barriere e disuguaglianze resistenti.
Non possiamo, inoltre, non ricordare la situazione delle donne ucraine ad un anno dall’inizio dell’invasione russa, spesso violentate, strappate dalle loro terre, costrette a veder morire i propri figli, utilizzate come armi di guerra. Non possiamo non ascoltare il grido delle donne iraniane che, rischiando la vita, si ribellano per affermare la propria dignità, i propri diritti e la libertà di tutti. Non possiamo ignorare il destino delle bambine e delle ragazze afghane cui vengono negati diritti elementari e fondamentali come quello di istruirsi, di studiare. Non possiamo non pensare alle tante donne che affrontano viaggi di fatica inimmaginabile, tra violenze indicibili. In fuga da persecuzioni, fame, guerra e alla ricerca di un posto sicuro, di un porto sicuro. Eppure la speranza, la resistenza, la forza di tante donne in Italia e nel mondo ci mostrano la necessaria via del coraggio, dell’umanità, dell’accoglienza, quella che anche noi dobbiamo percorrere.

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