World Happiness Report delle Nazioni Unite: l’Italia non è un paese felice
La Finlandia si aggiudica la palma di Paese più felice al mondo, seguita da Danimarca e Islanda. È quanto emerge dall’ultima edizione del World Happiness Report, redatto da un gruppo di esperti indipendenti e pubblicato in occasione della Giornata internazionale della felicità, istituita dall’ONU. Ma le cose vanno molto peggio per l’Italia. Dal canto suo, l’Italia scivola di due caselle, passando dal 31esimo al 33esimo posto. Il dominio dei Paesi nordici è interrotto unicamente dall’intrusione di Israele, che si aggiudica la quarta posizione. Seguono i Paesi Bassi, poi Svezia e Norvegia. Ottavo rango, invece, per la Svizzera, in calo rispetto al quarto ottenuto dodici mesi fa. Chiudono la top ten Lussemburgo e Nuova Zelanda. Per quanto riguarda i vari “big”, gli USA si trovano al 15esimo posto, la Germania al 16esimo, il Regno Unito al 19esimo e la Francia al 21esimo. Dei 137 Paesi analizzati, il più infelice al mondo, e non è una sorpresa, è l’Afghanistan, dilaniato dalla guerra e controllato dal regime talebano. Penultimo il Libano, colpito da una crisi economica senza precedenti e da una profonda instabilità politica. In queste nazioni, secondo lo studio, l’aspettativa di vita è di oltre cinque punti più bassa rispetto alle dieci più felici al mondo. Gettando uno sguardo ad altri Stati confrontati con tempi quantomeno difficili, la Russia si piazza al 70esimo posto e l’Ucraina al 92esimo. Il World Happiness Report usa sei fattori per stilare la classifica sulla felicità dei Paesi presi in considerazione, ovvero l’aspettativa di vita in buona salute, il prodotto interno lordo pro capite, il sostegno sociale, un basso livello di corruzione, la generosità della comunità in cui le persone si prendono cura l’un l’altro e la libertà di prendere decisioni chiave nella propria vita.