Finisce in ospedale con un’erezione permanente dopo avere assunto falso Viagra acquistato in Internet
Da anni gli stimolanti per l’erezione sono di gran lunga i medicamenti importati illegalmente con maggiore frequenza nei Paesi UE. Un recente caso di sovradosaggio seguito da ospedalizzazione dimostra che i medicamenti acquistati da fonti illegali possono mettere in pericolo la salute. Un uomo è stato ricoverato all’inizio del 2023 al pronto soccorso di un ospedale svizzero con un’erezione permanente, contrazioni alle gambe e dolori alla schiena. Tutta questa sintomatologia era emersa dopo l’assunzione di stimolatori dell’erezione, come scrive Swissmedic in un comunicato stampa. Il farmaco in questione era un prodotto non autorizzato e acquistato da una fonte sconosciuta all’estero. Il preparato in questione è stato successivamente analizzato da Swissmedic, ed è emerso chiaramente il problema, dovuto al sovradosaggio del principio attivo. Sono stati rilevati 194 mg di sildenafil (il principio attivo del Viagra) a pastiglia e l’uomo aveva assunto due compresse. Insomma, una dose molto più alta di quella massima raccomandata. Alla luce di quanto accaduto, con l’occasione gli esperti ora mettono in guardia dal consumo di farmaci ordinati all’estero. Nel 2019 ha esaminato gli stimolanti erettili confiscati e sono stati riscontrati difetti di qualità in circa la metà dei campioni analizzati. Sovradosaggi massicci sono stati riscontrati nel 15% di tutti i preparati esaminati. Secondo Swissmedic, tali sovradosaggi sono particolarmente allarmanti perché la sostanza attiva viene scomposta lentamente nell’organismo. L’anno scorso le autorità doganali della UE hanno intercettato centinaia di migliaia di confezioni di medicinali. Di queste, quasi l’80% conteneva stimolanti erettili, il che fa di questi prodotti il farmaco più frequentemente importato illegalmente nella UE e quindi anche in Italia. In generale si sconsiglia l’acquisto di farmaci da Internet, tranne nel caso di farmacie dotate di licenza per l’e-commerce. I farmaci acquistati su Internet e offerti tramite pubblicità, e-mail promozionali o siti web, possono infatti rappresentare un grave rischio per la salute.