Ammazza il fratello. Si ripete la tragedia “Caino e Abele”
Una lite familiare sfociata in tragedia, con un fratello morto dopo quattro giorni di coma irreversibile e l’altro agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio, ora diventata di omicidio aggravato dal legame di parentela: se n’è andato giovedì 29 giugno 2023, Gianluca Maffeis, 31enne di Mozzo (nella bergamasca), a seguito dei traumi riportati durante la violenta lite avuta con il fratello minore Lorenzo, di 26 anni, che fino all’ultimo aveva chiesto invano il permesso di poter andare a fargli visita in ospedale.
La Procura di Bergamo ha già disposto l’autopsia per accertare l’esatta causa del decesso. In base a quanto ricostruito, le tensioni tra i due erano iniziate nella serata di sabato 24 giugno 2023 in una discoteca di Seriate (sempre in provincia di Bergamo) dove entrambi stavano partecipando a una festa: lì Gianluca Maffeis – che frequentava il CPS (Centro Psico-sociale) per un disagio psicologico ed era probabilmente sotto l’effetto dell’alcol – aveva litigato con un altro avventore, ma il fratello minore era riuscito ad allontanarlo e a convincerlo a tornare a casa, ricevendo però insulti e percosse, come lo stesso Lorenzo Maffeis ha raccontato agli inquirenti.
Dopo il rientro nell’abitazione di Mozzo, dove li aspettava la madre, lo scontro tra i fratelli è proseguito: il 26enne ha raccontato davanti al GIP di essere stato aggredito dal fratello maggiore, che gli avrebbe messo le mani al collo, e di essersi difeso compiendo lo stesso gesto. A quel punto Gianluca Maffeis sarebbe andato in arresto cardiocircolatorio senza più riprendersi, nonostante i tentativi di rianimazione messi in atto dal fratello e dai soccorritori del 118.