Marina Bruno apre con successo Musica in Comune
Apertura in grande stile giovedì scorso a Santa Maria Capua Vetere per Musica in Comune. Splendido il colpo d’occhio del cortile di Palazzo Lucarelli, sede del Governo di Città, gremito di spettatori. La quarta edizione della rassegna musicale, promossa dall’Amministrazione comunale, è stata inaugurata dall’intervento del Sindaco sammaritano Antonio Mirra che ha ricordato come l’iniziativa culturale è nata da un incontro tra lui e il compianto Michele Castaldo, eccellente organizzatore di eventi morto prematuramente, d’accordo sul promuovere un evento in più serate che coinvolgesse la Città del Foro in un luogo simbolo come la sede del Comune, fortemente voluta da Mirra come location. Il Primo Cittadino ha annunciato la ripulitura ed apertura straordinaria della Cappella del Palazzo Lucarelli che sarà visitabile e fruibile dopo alcuni lavori di manutenzione. L’Assessore alla Cultura Anna Maria Ferriero ha introdotto la serata presentando, tra l’altro, Luigi Casillo, Presidente della Pro Loco Santa Maria Capua Vetere, e Luigi Gicco, Presidente della Pro Loco Spartacus, i quali hanno collaborato nell’organizzazione della kermesse che si svolge anche grazie al contributo di diverse realtà economiche cittadine. Poi spazio alla inconfondibile e straordinaria voce di Marina Bruno accompagnata dall’eccellente band formata dal pianista e arrangiatore Giuseppe Di Capua, marito della Bruno, da Gianfranco Campagnoli alla tromba e flicorno soprano, Corrado Cirillo al contrabbasso, Claudio Romano alla batteria. La cantante napoletana si è esibita in brani inseriti nel disco “Parthenoplay”. Classici della canzone napoletana rielaborati in chiave jazz, con l’intervento solo in voce di personaggi del calibro di Mariano Riggillo, che recita ‘O surdato ‘nnamurato, di Lorenzo Marone che colora Napule è, di Erri De Luca che interviene in Io te vurria vasà. Tra i brani proposti durante la splendida serata di musica da segnalare una struggente Munasterio ‘e Santa Chiara e la Rumba degli Scugnizzi.