Droga, alcol e sesso nel festino tra minorenni. Violentate due dodicenne. “I genitori dove sono?”

Firenze, 13 luglio 2023 – Nove ragazzi e otto ragazze a far bisboccia nella casa di uno di loro, in Mugello, senza la presenza degli adulti. Tutti quattordicenni tranne due femmine, di dodici, e tutti consapevoli, come preventivato in una chat di gruppo su WhatsApp, che il Capodanno 2021 l’avrebbero passato a bere alcolici, fumare hashish e fare sesso: nella suddivisione dei compiti, c’era il delegato all’acquisto della droga, dei superalcolici, e dei profilattici.
Ma c’è un ma: perché anche se tutti consenzienti e consapevoli, aldilà delle perplessità morali, sotto i 13 anni non si è in grado di esprimere il proprio consenso. Quella sera, poi, alcol e droghe avrebbero disinibito i presenti. Una delle due 12enni presenti al ’festino’ è stata filmata, assieme al padrone di casa 14enne, in atteggiamenti inequivocabili. Chi ha fatto sesso con lei (e com’è emerso dall’incidente probatorio anche con l’altra) avrebbe abusato «della loro condizione di inferiorità psichica, derivante dalla giovanissima età e dall’assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti». Da quei video, diventati talmente virali da arrivare sotto gli occhi di una mamma, è partita un’inchiesta della Polizia Postale di Firenze, diretta da Lorena Laspina, e la procura dei minori contesta ora a 6 maschi under 18 violenza sessuale su due 12enni e produzione e divulgazione di materiale pedopornografico; ad altri tre la sola produzione/divulgazione. Altri minorenni, anche se non presenti, sono stati denunciati per aver contribuito a diffondere il contenuto del file. Complessivamente, i ragazzi denunciati, a vario titolo, sono 24.
La legge al riguardo di violenza sessuale, come spiegato in una nota dalla Polizia, considera non punibili gli atti sessuali tra minorenni solo se liberamente compiuti e ove il più piccolo tra i due abbia al momento del fatto compiuto almeno tredici anni, purché la differenza di età tra i due minori non sia superiore a quattro anni. Ma, secondo la Polizia, l’indagine mette in luce «un quadro sconfortante, in cui accanto all’assoluto svilimento delle persone offese, degradate e considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico, si collocano la superficialità e l’indifferenza di chi assiste divertendosi, di chi riprende con soddisfazione e curiosità, di chi divulga con inconsapevolezza, banalizzando fatti in realtà molto gravi».
Paolo Crepet è furente. Tuttavia la notizia del festino tra minorenni con droga, alcol e sesso anche con due ragazzine di 12 anni, non lo sorprende affatto.
“C’è ancora qualcuno che si stupisce? Ci sono ancora mamme e babbi che scoprono dal telefonino dei figli cosa sta succedendo?”.
Nella vicenda c’è un’indagine per violenza sessuale e divulgazione di materiale pedopornografico. Hanno filmato i rapporti e i video sono diventati virali…
“Guardi, ho grande rispetto per le persone coinvolte. Non so cosa sia accaduto esattamente e sarà la magistratura a fare chiarezza, sperando che non finisca tutto in una bolla di sapone. La violenza sessuale è sempre orrenda, terrificante ma dobbiamo porci delle domande”.
Per esempio?
“I genitori dove stanno? I genitori di preadolescenti che passano le notti fuori dov’erano? Le sembra normale che due ragazzine trascorrano il Capodanno come avessero 25 anni? Sta emergendo un mondo che denuncio da tempo e mi sono sentito dare del fascista”.
Perché?
“Perché sostengo che servono regole mentre una certa cultura le detesta. Ai nostri figli occorrono”.
E invece?
“La nostra è una società egoista. Poveri figli, mi viene da dire, si mettono mondo bambini (pochi) per abbandonarli. Questi ragazzi sono metaforicamente orfani”.
La responsabilità è dunque delle famiglie.
“Sì, e di una società fallita, ogni giorno c’è una storia simile. Prima i ragazzini in discoteca, poi lo youtuber a Roma e ora questa”.
Non è solo una questione di sesso tra minorenni…
“A 12 anni non si pensa al sesso, è una deformazione perversa della nostra società e sa cosa succede? Che a 25 anni non fanno più niente perché sono annoiati: se a 13 anni hai sperimentato il kamasutra non hai più interesse per niente e cerchi altre evasioni”.
I minori erano sotto l’effetto di droghe e alcol. Nelle chat si erano organizzati per portare marijuana, alcol e preservativi…
“Abbiamo sdoganato il sesso, ma se c’è una ragazzina che si è fatta di droga o è ubriaca cosa percepisca di quanto accade? È un’offesa nei confronti della sessualità. L’erotismo non c’entra”.
Poi c’è il tema delle videoriprese. I ragazzi filmano tutto, anche il sesso divenuto violenza.
“Vivono con il telefonino in mano e sono lo specchio della nostra società. Io sono perché sono in un social, io esisto solo perché esiste il social. Guardi gli INVALSI: uno su due non sapeva niente. Oggi vogliono fare tutti l’influencer e lo youtuber, una volta almeno i maschietti sognavano di fare il calciatore, che è molto più difficile”.
Il sesso come merce quindi…
“A Brescia un signore che ha a che fare con le Forze dell’Ordine mi racconta di un’App molto diffusa in città, e non tra i disperati ma nella cosiddetta buona borghesia. Si chiama ’chat sex roulette’ prevede un appuntamento in una casa privata, ovviamente l’uomo adulto paga e in cambio trova ragazze molto giovani disposte a fare qualsiasi cosa in cambio di soldi. Allora la domanda è ma tu genitore non ti accorgi che tua figlia torna a casa con la cintura firmata e costosa?”.
Chi sono i nostri adolescenti?
“Ragazzi smarriti, senza capitani. Con genitori fuggiti dalle proprie responsabilità. Educare è una responsabilità”.
I ragazzini si rendono conto del disvalore della loro condotta?
“C’è una citazione di Star Trek in cui si dice ’Si rende conto della differenza tra bene e male?’ Ecco, la ribalto. Sì, ci si rende conto, sanno cosa è il bene ma ne restano indifferenti”.
Minori violenti, le cronache ne sono piene. A Firenze le baby gang sono un problema…
“Se ne parla (a volte poco) tutti i giorni. Ma se un ragazzo è frustrato e non partecipa a questa vita, perché è un disgraziato e senza futuro, con una scuola in stato comatoso, diventa inconsapevolmente furibondo. Se a lei avessero tolto il futuro si sarebbe arrabbiata? E’ così per loro”.
Cosa si può fare?
“Mi dica cosa si fa. Niente. La politica, di ogni orientamento e grado non se ne interessa”.
Eppure il PNRR è stato chiamato NextGenerationEU per investire sui giovani…
“Ma se non siamo nemmeno riusciti a fare un piano per gli asili….”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post