Sensibilità scomparsa!
Firenze, 24 luglio 2023 – Dalla Federiga alla stazione di Santa Maria Novella ci sono la bellezza di sette fermate. Almeno un quarto d’ora di viaggio e, con i vagoni pieni, centinaia di persone che salgono e scendono. L’altro giorno nessuno si è accorto di Jasmine. Magari, ci viene da pensare, sia andata così. Piuttosto – questa è la nostra paura – nessuno si è voluto impicciare, nessuno ha voluto capire perché una ragazza di 25 anni si fosse improvvisamente accasciate per terra, bianca come un cencio.
«Mia figlia – spiega la madre Annamaria – ha avuto un malessere, forse dovuto a un calo di pressione legato al caldo ed è andata giù. Stava talmente male che non è riuscita neanche a chiedere aiuto. Nessuno però le si è avvicinato per chiederle se avesse bisogno di qualcosa. E io mi chiedo: ma cosa siamo diventati? Dov’è finita l’umanità?”.
«Jasmine – racconta ancora la madre – è una bravissima ragazza, non certo una persona pericolosa. Viaggiava come una normalissima altra passeggera, con un trolley perché doveva prendere il treno. Non riesco a credere che nessuno l’abbia aiutata quando si vedeva palesemente che stava male e avevo bisogno di un sostegno…”. Ma c’è di più. “Una volta arrivata alla stazione mia figlia barcollando è riuscita in qualche modo a scendere e si è sdraiata all’ombra”.
Secondo il racconto della madre, nessuno si è fermato ad aiutarla. Indifferenza totale, quasi come se non esistesse. Il primo a soccorrerla, con un the freddo è stato il padre che la ragazza in qualche modo è riuscita a contattare e che si precipitato subito alla stazione.
Ora Jasmine sta bene, per fortuna è stato soltanto un malessere passeggero ma è questa storia a fare male, a farci restare male. Come ci è rimasta la ragazza che ha attraversato mezza città quasi priva di sensi senza che uno straccio di mano le fosse tesa.
“È molto dispiaciuta, ci è rimasta male – conclude la madre – Io da parte mia non mi capacito, non riesco più a capire in che mondo viviamo. Se avesse avuto qualcosa di serio sarebbe potuta morire nell’indifferenza totale. È una vergogna”.