Le Matres protagoniste de “La Città sotto la Città”
“Nascere, archeologia, storia e monumenti sulle sponde del Volturno e nella piana campana”, sarà il titolo dell’undicesima edizione de “La Città sotto la Città”. Anche per quest’anno massima collaborazione e sinergia tra i Comuni dell’Appia con Santa Maria Capua Vetere, Ente capofila, Capua, Curti, San Prisco, San Tammaro e Casapulla in un unicum territoriale lungo il percorso della «Via Appia “Regina Viarum”». Riflettori puntati su immenso patrimonio condiviso fatto di storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia nel quale far immergere il turista in un’esperienza unica attraverso visite guidate teatralizzate, spettacoli tematici con rievocazioni storiche, concerti, musica, proiezioni e degustazioni nell’ambito di un ambizioso progetto che, da settembre all’inizio delle festività natalizie, si svolgerà grazie ai fondi regionali POC Cultura con il coinvolgimento dei luoghi più rappresentativi dei Comuni partner attraverso un itinerario di riscoperta che permetterà al visitatore di godere al meglio della meravigliosa storia di questi territori. L’undicesima edizione della manifestazione parte da una delle testimonianze più note dell’archeologia campana, vale a dire la raccolta delle statue in tufo note come Matres, conservate al Museo Campano e al Museo dell’antica Capua, e intorno al senso del nascere, della ritualità e dei culti costruisce un percorso narrato attraverso i secoli per proporre una rilettura del proprio territorio e una presentazione a un pubblico più vasto delle proprie specificità. “La nuova edizione de “La Città sotto la Città”, in linea con la precedente – hanno dichiarato il Sindaco Mirra e l’Assessore Ferriero – va verso una caratterizzazione di area vasta che, insieme ai Comuni limitrofi, si prefigge l’obiettivo di creare un itinerario di viaggio che sia centrale nell’importantissimo percorso della «Via Appia “Regina Viarum”», l’infrastruttura più visionaria di tutti i tempi oggi candidata a Patrimonio Mondiale Unesco. E Santa Maria Capua Vetere, insieme agli altri Comuni, lungo questo percorso di oltre 600 chilometri che collega Roma e Brindisi, costituisce sicuramente il fulcro di questo straordinario itinerario”.