Attenzione all’abbattimento degli alberi. Multe salatissime
Firenze – La zona di Careggi è fin dal Trecento punteggiata di prestigiosi possedimenti di ricchi fiorentini. Il vincolo paesaggistico qui non è un ’optional’ ma di rigore. Logica un’attenzione particolare, culminata nei più recenti accertamenti dei Carabinieri Forestali nella scoperta del taglio netto di 153 piante, alcune anche di trenta centimetri di diametro – palme, ma per lo più di alloro – all’interno di una proprietà privata, comunque soggetta alle norme da decreto ministeriale con ’Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio di Careggi e colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone’. Zona oltretutto considerata Area Naturale Protetta di Interesse Locale. Villa acquistata a fine 2022 da una ricca signora già proprietaria di un’altra sontuosa residenza esclusiva. L’Arma si è attivata per verificare presunte irregolarità edilizie in ambito rurale. Nonostante i vincoli e l’attenzione di Soprintendenza e Comune.
Non a caso i controlli in questione sono stati effettuati dall’Arma in collaborazione con i tecnici dell’Ufficio abbattimenti alberature private di Palazzo Vecchio, presente al sopralluogo anche la proprietaria dei terreni, informata del tipo di accertamento.
Dalle verifiche è risultato il taglio e l’asportazione di 153 piante “a portamento arboreo”, senza alcuna richiesta di autorizzazione. Contestualmente all’accertamento sul campo gli agenti hanno consultato il portale del Comune alla pagina sul Piano Strutturale e il geoportale Geoscopio della Regione.
Dall’accertamento documentale è giunta la conferma che l’area oggetto del controllo è sottoposta a vincolo paesaggistico articolo 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Ai sensi del Decreto legislativo 422004, il più recente che regolamenta la materia, è stato trasmessa in Procura una notizia di reato. “Non sapevo servisse l’autorizzazione” la laconica risposta data dalla proprietaria al personale operativo.
Era invece doveroso informarsi; gli uffici comunali competenti forse avrebbero potuto concedere l’autorizzazione, non concederla, oppure sì, ma con prescrizioni. Tra queste, la possibilità di provvedere a un intervento di ‘diradamento’ delle piante in questione.
La proprietaria, in applicazione del Regolamento comunale sul patrimonio arboreo, ha ricevuto 160 euro. “Ma è solo parte dell’iter con cui l’Amministrazione si rivarrà per il danno subito” precisa l’Assessore Andrea Giorgio. “I responsabili sono tenuti alla restituzione del valore totale delle piante e a realizzare un progetto di sostituzione. Entro 120 giorni dalla notifica del verbale il trasgressore deve depositare SCIA e sanatoria”. Ciò in base al regolamento del patrimonio arboreo della città. “Nel caso di capitozzatura il valore da versare è pari al 30% della pianta con obbligo di coltivazione dei polloni. In caso di abbattimento si passa al 100%”. Una stangata recente, per 50 alberi ’potati’ ha comportato sanzioni per 20mila euro.