Accusata di infanticidio. Incinta da 20 settimane assume farmaci per abortire
Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del P.M. nei confronti di una donna, di anni 40, per gravi indizi di colpevolezza per il reato di infanticidio, commesso in Casal di Principe nei pressi di un’abitazione sita in via San Nicola, nella tarda serata del 2 agosto 2023.
La donna, di origini marocchine irregolare in Italia, avrebbe assunto numerose compresse di un farmaco normalmente utilizzato come antinfiammatorio, che le avrebbe causato l’interruzione della gravidanza e la susseguente espulsione del feto di circa 20 settimane. Soccorsa dai sanitari del 118 nelle immediate vicinanze dell’abitazione, l’odierna indagata è stata trasportata presso l’ospedale di Aversa dov’è rimasta in osservazione fino alla mattinata odierna.
Le indagini, affidate ai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e dirette dalla Procura di Napoli Nord, si sono immediatamente focalizzate sull’attività di sopralluogo e repertamento delle tracce biologiche presso l’abitazione della donna e sull’analisi dei contenuti di alcune chat WhatsApp che sarebbero state contestate, all’odierna indagata, direttamente in sede di interrogatorio. Il quadro emerso risulta, allo stato attuale, quello di un’assunzione volontaria del farmaco da parte della donna con l’intento preciso di interrompere la gravidanza.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire l’intera dinamica dell’evento occorso, anche con riguardo all’identificazione del padre del feto e di eventuali soggetti correi.