Picchiata per aver difeso due ragazzine molestate da un adulto
È accaduto domenica sera poco dopo le 22,30 in piazza Vittorio Emanuele II dove si stava svolgendo “Settembre in festa“, la partecipatissima sagra di Cava Manara (Pavia). Un’insegnante di 44 anni che era presente, ha visto un uomo importunare delle giovanissime e ha deciso d’intervenire. “Ho visto delle ragazzine che si allontanavano spaventate da un uomo che le seguiva spingendole e insultandole pesantemente – ha raccontato l’insegnante –. Allora l’ho fermato e gli ho detto di lasciarle stare”. Nessun insulto, soltanto molta fermezza, ma non lo avesse mai fatto. “Dopo un paio di frasi – ha proseguito la donna nel suo racconto -, mi è arrivato un pugno in piena faccia, sono caduta a terra e mi sono ritrovata con il naso e le labbra che sanguinavano. Sono riuscita ad insistere perché lo trattenessero, in attesa delle Forze dell’Ordine”.
Sul posto erano presenti gli Agenti della Polizia Locale e gli operatori della Protezione Civile che stavano effettuando il servizio d’ordine alla sagra e non sono stati con le mani in mano. Sono intervenuti nel punto in cui si era verificata l’aggressione e hanno trattenuto l’uomo finché non sono arrivati i Carabinieri. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine perché è stato condannato per maltrattamenti e avrebbe subito altri procedimenti anche per estorsione ai danni di un noto locale notturno, è stato così bloccato. Non si sa se il 41enne di origini straniere si trovasse in uno stato alterato, ma sembra abbia problemi di carattere psichiatrico che meriterebbero un intervento di carattere specialistico e una cura. Nei suoi confronti potrebbe scattare una denuncia in stato di libertà, ma un provvedimento non c’è ancora stato. Nel frattempo la 44enne pensa alla sua salute. Soccorsa dalla croce verde, la donna è stata portata al San Matteo e medicata. Guarirà in 10 giorni. “Sto bene” ammette l’insegnante che non si è tirata indietro di fronte a due ragazzine che avevano bisogno di un aiuto. “Sono fiera d’aver preso le difesa di un gruppo di ragazzine – ha ammesso – che erano state importunate da un adulto”. Forse chi dovrebbe ripensare al proprio comportamento sono gli uomini. “Sono stati tutti zitti e fermi – ha sottolineato l’insegnante -, fossi in loro un po’ mi vergognerei perché non hanno mosso un dito”.