Si offre di accompagnare a casa una 17enne ma… cerca di violentarla

Si era offerto di accompagnare a casa con la sua auto, dopo aver finito il turno di lavoro, la studentessa che si era addormentata sul bus e aveva saltato la fermata dove doveva scendere. Ma durante il tragitto avrebbe cercato di abusare di lei. Prima tentando l’approccio con frasi del tipo “Sei molto sexy, ci verresti con uno della mia età?”. Poi sarebbe andato oltre, toccandola con la mano all’interno della coscia. La giovane, spaventata, aveva intimato all’uomo di fermarsi, era scesa immediatamente dall’auto e si era rifugiata a casa di un’amica. È la pesante accusa rivolta all’autista cinquantenne di un mezzo pubblico che abita in provincia della Spezia. Deve rispondere di violenza sessuale su minore in quanto la ragazza, per quanto dimostrasse più della sua età, compiva 18 anni pochi giorni dopo l’episodio accaduto in Val di Vara, nell’entroterra spezzino, il 18 novembre dell’anno scorso.
È doveroso puntualizzare che il gesto dell’autista non sarebbe comunque avvenuto durante l’orario di lavoro.
L’indagine coordinata dal Pubblico Ministero Alessandra Conforti e condotta dai Carabinieri, mantenuta fino ad ora sotto strettissimo riserbo, è giunta a un momento importante perché nell’aula protetta del Tribunale della Spezia è in programma l’incidente probatorio, istituto giuridico che ha la funzione di anticipare l’acquisizione e la formazione di una prova durante le indagini preliminari. La ragazza che nel frattempo è diventata maggiorenne e l’autista accusato di violenza sessuale, con i loro Avvocati, verranno ascoltati dal Giudice delle Indagini Preliminari.
In base alla denuncia presentata dalla madre della ragazza e alle indagini dei Carabinieri, la diciassettenne era salita sul bus di linea alle 19.45 per tornare a casa in Val di Vara, dopo aver trascorso il pomeriggio con amici in città. Ricorda di aver bevuto un paio di birre e forse anche per questo si è addormentata sull’autobus, saltando la fermata di casa dove doveva scendere. Il mezzo pubblico ha proseguito poi la sua corsa fino al capolinea e l’autista si è accorto che a bordo era rimasta una ragazza che dormiva. L’aveva svegliata dicendole che la corsa era terminata, lei gli aveva detto che sarebbe dovuta scendere parecchie fermate prima, in un altro paese. Allora lui, che come età poteva essere suo padre, si è offerto di accompagnarla a casa con la sua auto, visto che aveva concluso il turno di lavoro. Un gesto all’apparenza gentile, ma che avrebbe invece nascosto un intento ben poco nobile.

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