Con il solito stratagemma ruba ad un 85enne. Condannato solo ad un anno di reclusione, anziché chiuderlo in cella e buttare via la chiave
Avvicina un anziano con la scusa che era un amico del figlio e gli porta via i soldi appena prelevati alle poste, il libretto postale e la tessera bancomat. A cadere nella trappola del finto conoscente è stato un 85enne che tramite le foto segnaletiche ha poi riconosciuto il ladro facendolo finire in Tribunale con l’accusa di furto aggravato perché la vittima aveva appena fruito dei servizi di un Istituto di credito. L’anziano ha testimoniato in aula, davanti al Giudice Pietro Renna, come parte offesa nel procedimento che si è aperto a carico di un 60enne di origine napoletana e che all’epoca dei fatti risiedeva a Riccione. L’85enne ha ricordato poco dell’accaduto anche per le sue precarie condizioni di salute attuali. Nonostante gli acciacchi la vittima ha però voluto essere presente e rendere testimonianza.
Era il 3 luglio del 2019 quando l’85enne, pensionato, si era recato all’ufficio postale di via Benedetto Croce, nel quartiere delle Grazie. Lì aveva prelevato 250 euro che gli servivano per fare dei pagamenti. Uscendo si era diretto all’automobile, parcheggiata nelle vicinanze. Nel breve tragitto era stato avvicinato dall’imputato (che ieri non era presente in aula) con una scusa. Si era finto un conoscente del figlio. “Ciao, come sta?” gli aveva detto. L’anziano lì per lì è stato ad ascoltarlo credendo veramente che fosse una sua conoscenza. Il truffatore è riuscito anche a salire a bordo della vettura continuando ad intrattenere una conversazione con l’85enne. Nel sedersi sul sedile del passeggero aveva spinto a terra degli oggetti personali dell’anziano che si era subito spinto in avanti per poterli raccogliere. In quel moneto, avendolo distratto a dovere, gli aveva sfilato via i 250 euro che teneva ancora in mano e insieme al denaro anche il libretto postale e la tessera del bancomat. A quel punto, raggiunto il suo scopo, è sceso di corsa dall’automobile iniziando a correre. L’85enne ha realizzato in quel momento che non aveva più il denaro e nemmeno tutto il resto. Ha capito di essere stato derubato così si è rivolto ai Carabinieri per sporgere denuncia. Fornita una descrizione del malvivente i militari gli avevano fatto poi visionare le foto segnaletiche e il napoletano era schedato e recidivo a certi reati. È stato denunciato a piede libero e poi si è arrivati al processo. La Procura ha chiesto per l’imputato tre anni di condanna ma il Giudice lo ha condannato ad un anno di reclusione.