Sangue Nostrum

Da SOS Mediterranee Italia riceviamo: Nel decennale del naufragio di Lampedusa, vogliamo lasciar spazio alle immagini e alla voce di chi quella terribile notte l’ha vissuta, e può ancora raccontarla. A differenza di altri 368 bambini, donne e uomini che viaggiavano sullo stesso peschereccio che ha preso fuoco e si è ribaltato, e che non ce l’hanno fatta. «Perché noi sì e loro no?» è una domanda ricorrente tra i sopravvissuti. Può sembrare assurdo, ma nel video qui sotto scoprirai che la differenza tra la vita e la morte di una persona può dipendere anche dalla tenuta di una cintura. Tutte le promesse fatte dall’Europa dopo il 3 ottobre 2013, Franco, tutti i ‘Mai più’ proclamati con indignazione, si sono rivelati solo parole al vento. Nei fatti hanno vinto l’indifferenza e le politiche di chiusura, l’esternalizzazione e la militarizzazione dei confini. Come se bastassero a fermare chi non ha altre alternative che fuggire per salvarsi la vita. O morire provandoci. Sono oltre 28.000 i morti nel Mediterraneo dal 2013. Morti di indifferenza. Quello versato ogni giorno nel Mediterraneo, come dice un cartello nel video, è ‘SANGUE NOSTRUM’. Chiediamo a gran voce agli Stati europei di mantenere fede alla promessa fatta dieci anni fa a Lampedusa, di lanciare un programma di ricerca e soccorso coordinato, di riportare al centro quello che deve essere l’obiettivo comune: salvare vite. Perché queste tragedie, avvenute ieri, e che purtroppo continuano a ripetersi ogni giorno, in futuro non accadano mai più.
Scegli di stare dalla parte della vita.
Franco, in questo bivio di civiltà è fondamentale decidere da che parte stare. Grazie per aver scelto, come noi, di stare dalla parte della vita!
È tempo di cambiare, questa volta davvero. È tempo di essere umani.
Grazie con tutto il cuore di essere al nostro fianco!
Il Team di SOS MEDITERRANEE Italia

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