Napoli – La Mostra su pittura pietra lavica del Maestro Nicola Migliozzi riscuote consensi e apprezzamenti
La Mostra su pittura lavica “Per Crucem ad Lucem” del Maestro Nicola Migliozzi, inaugurata il 15 settembre 2023 nella monumentale Basilica Reale Pontificia di San Francesco da Paola, piazza Plebiscito, Napoli, continua a ricevere consensi e apprezzamenti e sarà possibile visitarla dalle ore 8.30 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 18.30, tutti i giorni, fino a venerdì 15 marzo 2024.
L’artista Migliozzi, figlio e vanto della comunità di Calvi Risorta (CE), dove tuttora vive e svolge la sua professione artistica, realtà territoriale del sito archeologico di Cales nelle cui vicinanze è edificata la Cattedrale romanica di Santa Maria Assunta, costruita nel corso del XII secolo e il Castello angioino-aragonese, sorto su una preesistente fortezza in legno di epoca longobarda.
Alla cerimonia di inaugurazione della Mostra, oltre all’Autore, ha registrato la partecipazione del Dott. Angelo Giovanni Marciano – Cavaliere di Gran Croce in rappresentanza dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, di Maurizio Merolla – Presidente dell’Associazione 50&Più di Napoli, del Dott. Pino Martino, arrivato da Roma, – amico e stimatore dell’artista espositore e di Padre Don Mario Savarese – Rettore della struttura ospitante.
Da alcuni anni il Prof. Migliozzi ha concentrato la sua “maestria” artistica anche su lavori realizzati con la tecnica della “pittura pompeiana” e nel suo curriculum vanta l’allestimento di ben venti Mostre personali (2003 – 2023), la realizzazione di venticinque monumenti pubblici (1986 – 2022) e otto cartelle artistiche (2002–2006).
La Mostra “Per Crucem ad Lucem” si sostanzia nell’esposizione di una trentina di opere realizzate dal Maestro Migliozzi su pietra lavica negli ultimi due decenni, fatta eccezione per alcune opere realizzate con un’antica tecnica pittorica con colori mescolati alla cera attraverso il calore (encausto) e con una tecnica di pittura eseguita sull’intonaco fresco di una parete che chimicamente ne assorbe il colore e lo conserva per un periodo illimitato (affresco).
La verve artistica del Prof. Migliozzi e i lavori prodotti hanno sempre goduto dell’apprezzamento di eminenti studiosi e cultori del variegato mondo dell’Arte e tra questi si citano: il compianto Giuseppe Centore – Teologo, poeta e Direttore del Museo Campano di Capua che scrive: “La sua operosità, quasi una sorta di trasfusione della sua vita nella produzione artistica, lo fa assomigliare a quegli alberi sui cui rami convivono in ogni stagione fiori e frutti insieme” (2007); Franco Lista – Ispettore per l’Istruzione Artistica del Ministero della Pubblica Istruzione e Docente universitario: “La sua è una pittura totale, incalzante e coinvolgente, in grado di vedere a fondo le cose, destinate sempre a sorprenderci per i penetranti esiti innovativi, per i risultati creativi, alla ricerca dei motivi dell’espressione e di una possibile ragione dell’esistere” (2007); Caterina Toschi – Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale: “I suoi lavori sono concreti, tutti. Il loro spessore, oltre che plastico, emerge dal segno, dal solco di una lenta e progressiva indagine sui processi artistici. Bisogna superare la tecnica, così fortemente marginalizzata, a suo parere, nell’odierna cultura artistica, ma anche conoscerla per poterla trascendere nella sua ricerca” (2017); Renato Minore – Docente di Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa all’Università della LUISS: “Conosco da non molto tempo la sua opera e ho immediatamente apprezzato la sua figura di artista coerente, rigoroso, quasi ossessionante centrato intorno ad un’idea forte dell’essere pittore, come fedele cantastorie di immagini, una connessa all’altra, come un antico poema epico” (2021).
Il Prof. Carlo Strinati – Storico e critico dell’Arte, dirigente del Ministero per i Beni Culturali e curatore di numerose e importanti mostre ed eventi culturali in Italia e all’estero, nella nota critica di presentazione del catalogo della Mostra ha significativamente vergato: “Migliozzi è un artista autentico la cui carriera, che seguo da tanto tempo e sempre con grandissimo interesse e apprezzamento, è improntata a coerenza e continuità. (…) Come sempre nella sua opera ha lo sguardo rivolto al mito umanistico, eterno fondamento della cultura della Magna Grecia che trova in lui un modernissimo interprete, sempre attento al fattore umano per antonomasia della spontaneità e freschezza del pensiero. E ancora una volta le sue immagini ci fanno viaggiare da tempi ancestrali alla contemporaneità”.