Tanto pubblico per la rievocazione del Sacco di Capua
Grande partecipazione di pubblico alla due giorni di rievocazione del Sacco di Capua svoltasi lo scorso fine settimana. In tanti hanno partecipato all’iniziativa dell’AgroArcheoTrekking che ha proposto percorsi trekking guidati tra il “Sentiero del re” a Sant’Angelo in Formis e il centro storico di Capua. Parimenti il Museo Provinciale Campano è stato meta di diversi visitatori che hanno ascoltato il racconto del Sacco di Capua godendo anche di una visita guidata in costume d’epoca all’interno del palazzo Antignano. Attrazione per piccoli e grandi è stato l’accampamento allestito nei fossati capuani dall’associazione “Compagnia d’arme la Rosa e la Spada”. Sono stati inscenati assalti alla cortina muraria tra Porta Napoli ed il Bastione Conte con uso di scale, riproduzioni di equipaggiamenti d’assedio e di alcune artiglierie del periodo. Durante la due giorni è stato ricreato lo scenario dei giorni di fine luglio 1501 quando le truppe francesi fecero capitolare la città fortezza rievocando, così, il momento dell’apertura della breccia nelle mura cittadine causata dal pesante bombardamento delle Artiglierie francesi. Un mercatino con vari mestieri, quali la cartomante, lo speziale, la produttrice di carta a mano, la cucitrice di abiti, l’intagliatore, è stato allestito nei pressi di Porta Napoli dove domenica è stata rappresentata “Memorie di una strage”, spettacolo teatrale scritto, diretto ed interpretato dall’attore e regista Jury Monaco. In un clima di grande raccoglimento e in un silenzio teatrale più di un migliaio di spettatori hanno assistito alla rievocazione di quanto accadde il 24 luglio 1501 a Capua. Monaco ha vestito i panni del condottiero Fabrizio Colonna, che all’epoca difendeva Capua con quattromila uomini. Colonna cercò di trattare con Cesare Borgia, figlio del Papa Alessandro VI, ed impersonato sulla scena da Antonio Ferraro, la resa della città del Volturno senza spargimento di sangue. Il Borgia, dopo aver preteso quarantamila ducati d’oro e promesso di entrare in Capua con l’esercito senza colpo ferire dette vita con le truppe francesi ad un massacro senza precedenti che non risparmiò donne e bambini uccidendo in maniera barbara oltre duemila capuani. Molte donne, per fuggire a stupri e violenze, si gettarono nel fiume Volturno, che dicono le cronache, all’imbrunire si colorò del sangue dei morti. Tra le donne che si ribellarono alla violenza francese e non cedette alle lusinghe di Borgia Carlotta d’Aragona, figlia del Sovrano, interpretata da Silvia Bonagura e Giovanna delle Vigne, impersonata da Simona Orlando, che preferì avvelenarsi piuttosto che cedere ai morbosi desideri di un soldato francese. Al termine della messa in scena della tragedia standing ovation per protagonisti. Insomma una 35esima edizione della rievocazione storica del Sacco di Capua che è perfettamente riuscita ed è stata organizzata perfettamente dalla Pro Loco, patrocinata dal Comune di Capua e finanziata dal Ministero della Cultura.