All’ospedale Cardarelli di Napoli è attivo il Centro UCare per la diagnosi e la terapia dell’orticaria
All’ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli, azienda ospedaliera di rilievo nazionale, è attivo il Centro UCare, entrato di recente a far parte di una rete internazionale, unico nel meridione dei sei funzionanti in tutta Italia, per la diagnosi e la terapia dell’orticaria. La Dottoressa Maria Bova, dirigente medico, allergologa, immunologa e responsabile del Centro che afferisce all’unità operativa complessa di Medicina 2, diretta dal Professore Arcangelo Iannuzzi, ha socializzato che l’ambulatorio preposto a tale compito, ubicato nel padiglione F dell’imponente struttura ospedaliera, è attivo dalle ore 14 alle 20 di ogni giovedì. I pazienti, con età superiore ai quattordici anni, possono accedervi previa prenotazione con un’impegnativa del medico di famiglia per visita immunologica.
La Dottoressa Bova ha sottolineato, altresì, che nella prima visita si effettua l’anamnesi, l’esame obiettivo, eventualmente il test allergometrico in vivo e, dopo aver fatto un’indagine a domicilio, ci si orienta verso la diagnosi e l’eventuale terapia. Si seguono, inoltre, le malattie rare immunoallergologiche, per cui si riesce a gestire anche patologie che vanno in diagnosi differenziale con l’orticaria.
Che cosa è l’orticaria? È una malattia infiammatoria cutanea caratterizzata da una iperreattività al sistema immunitario. Le cause non vanno ricercate unicamente nei fattori allergici e, quindi, non bisogna limitarsi a sottoporsi soltanto ai test allergologici alimentari. È una malattia causata da molteplici fattori e spesso questi non sono di facile individuazione.
Le cause più frequenti che provocano l’orticaria sono gli allergeni alimentari: arachidi, crostacei, uova, kiwi, formaggi, frutta con guscio: mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi; i fattori ambientali: acari della polvere, pollini, sostanze chimiche; i farmaci antinfiammatori non steroidei: aspirina, anticoagulanti, antidiabetici; lo stress e le punture di insetti. Non sono, poi, rari i casi che l’orticaria deriva dal diretto contatto della pelle o delle mucose con una sostanza, come avviene per la reazione al lattice.
L’orticaria acuta, che ha una durata alquanto limitata nel tempo, deve la sua causa, molte volte, all’assunzione di qualche farmaco o del cibo e l’orticaria, in forma cronica, viene definita “orticaria idropatica” per indicare che la causa resta sconosciuta.
L’orticaria si manifesta con l’insorgenza di pomfi, eruzioni cutanee che possono sorgere in qualsiasi parte del corpo e possono assumere forme diverse e spostarsi da una zona del corpo all’altra.
È doveroso evidenziare che se l’orticaria non viene curata adeguatamente e tempestivamente può evolversi rapidamente con manifestazioni come dispnea (respiro affannoso), prurito diffuso, dolore addominale, diarrea, svenimento, e non sono rari i casi in cui diventa potenzialmente letale, nota comunemente come anafilassi.
Il Dottore Aldo Bova, amato e premuroso genitore della responsabile del Centro nonché Presidente del Forum delle Associazioni sociosanitarie, sodalizio che comprende ben tredici associazioni nazionali e oltre ottanta territoriali, nel socializzare ai soci la meritoria e utilissima attività ospedaliera che espleta il Centro per individuare e curare l’orticaria, ha significativamente vergato: “Presso il Centro c’è una grande disponibilità per i poveri e i fragili, anche per un contenimento alla Salute Diseguale” e la concretezza e l’operatività di tale affermazione sono in perfetta sintonia con l’agire e l’operare del Forum sociosanitario.