“Niente è perduto”, cortometraggio sull’adulterio
Gianluca De Pietro è un giovane napoletano che per la seconda volta si è cimentato con la realizzazione di un cortometraggio dal titolo “Niente è perduto”, in memoria di Roberto Davino, che insieme a Lino Di Benedictis proietteranno il 12 novembre dalle ore 19 alle 21 alla Biblioteca Annalisa Durante, in via Vicaria Vecchia n. 23, nello spazio comunale Piazza Forcella. L’idea di questo corto nasce da una scena impressa di un po’ di anni fa quando un bravissimo primario napoletano, dopo un intervento in sala operatoria, trova sua moglie con l’amante e da quel momento decide di cambiare la sua vita diventando un clochard. Solo una sera il troppo freddo lo spinge a chiedere aiuto a una signora vedova e un giorno sogna di continuare di nuovo la professione di Dottore svolgendo un concorso a Napoli. Dopo tanto tempo indossa di nuovo il camice bianco e nel frattempo la signora vedova si ammala. Lo stesso Dottore si occuperà di lei e pagherà tutte le spese mediche.
Un bellissimo cortometraggio che affronta quindi il tema dell’amore e del tradimento ed è importante ritrovare la descrizione del reale nell’ambizione di un cinema che possa andare direttamente al cuore delle cose e al bisogno di riportare lo sguardo dello spettatore su cose che altrimenti rischiano di essere dimenticate. Un corto che viaggia, scena dopo scena, senza forzature ‘didascaliche’ o colpi di scena melodrammatici. Nel cast del film insieme a Gianluca De Pietro, Anna Caprio, Roberto Davino, Paolo Morante, Raffaele Ferro, Andrea Riccardi, Vincenzo Aniello, Daniela Iovinelli, Valerio Valente, Ida Fragno e Ida Parente.
Soggetto e Sceneggiatura: Gianluca De Pietro
Regia: Lino Di Benedictis;
Direttore Casting: Roberto Davino;
Location manager e direttore di produzione: Andrea Riccardi;
Ciak: Pino Apice;
Presa diretta: Valerio Valente e Vincenzo Aniello;
Trucco: Valeria De Chiara;
Costumi: Anna Caprio;
Direttore della fotografia: Lino Di Benedictis;
Stampa: lo scrivente;
Si ringrazia il Sindaco Gaetano Manfredi e Francesca Saviano.