Così si andrà a sbattere… già fatto!

Si è troppo presi dall’inseguire una utopica chimera. La realtà è ben diversa. Il troppo affannarsi a guadagnare il posto in prima fila fa sì che non ci si accorga di quanti danni, disagi e catastrofi si siano avvicendate durante la corsa. L’ecosistema inteso come rapporto natura-esseri viventi è a dir poco perfetto: l’uno soddisfa l’altro. Da quando, però, l’ecosistema è diventato geosistema, l’interrelazione naturale del binomio viene necessariamente a modificarsi. L’intervento dell’essere umano sull’ecosistema ha sconvolto la struttura e il naturale decorso della vita. Vero è che l’uomo non è rimasto ad una vita di nomade. Grazie al suo ingegno ha saputo ricavare dalla terra il sostentamento per il suo fabbisogno. Dalla caccia e dall’allevamento, che richiedevano lo spostamento verso luoghi più ricchi di selvaggina e pascoli abbondanti, si è passati ad una attività più stanziale… l’agricoltura. Dunque, l’uomo decide di insediarsi in territori più adatti al tipo di attività iniziando, suo malgrado, ad alterare l’ecosistema. Si potrebbe fare un salto ad oggi ed osservare il processo evolutivo delle attività umane e la conseguente trasformazione dell’ambiente. Si piange il disboscamento nell’Amazzonia… Si teme per il buco nell’ozono. Preoccupa lo scioglimento dei ghiacciai. Si è in ansia per l’inquinamento alimentare per i continui e incontrollati sversamenti nei mari e sulla terraferma che creano seri problemi alla salute di tutti gli esseri viventi. Evidentemente, l’uomo antepone il successo personale alla propria e altrui salute! Sembra che l’uomo non abbia più il controllo di nulla. Il progresso è diventato un rullo compressore! La società di oggi è talmente frenetica e proiettata verso il futuro che non avrà fine, da tralasciare le conseguenze che ne possono scaturire. La piramide sociale si è capovolta. Il vertice diventa il fulcro di un vortice in cui tutto si avviluppa! Nonostante si parli, si discuta, si manifesti per poter correggere e ridare un adeguato equilibrio all’ecosistema, l’atteggiamento aggressivo dell’uomo nei confronti di Madre Natura è ancora evidente. Nulla di positivo e visibile si è ancora fatto. Di fronte alle disgrazie che scioccano il pensiero razionale e la spiritualità dell’individuo, di concreto non si interviene per evitare un’ulteriore sciagura. Quell’evento viene così accantonato e apostrofato con un “poi si vedrà!”. Infatti, chi vivrà vedrà …! Allora … davvero dobbiamo andare a vivere su Marte!!!

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