Approvvigionamento idrico
L’acqua è un bene inestimabile insostituibile con altro elemento. Il nostro corpo è composto d’acqua. È un bene comune e tutti ne devono usufruire senza distinzione di etnia e sesso. Per fortuna il ciclo dell’acqua persiste. Alle varie temperature e con l’azione del vento, evapora, si deposita nell’atmosfera sotto forma di nuvole, precipita sotto forma di pioggia neve o grandine. Grazie alla pioggia e la sua azione corrosiva si assiste al fenomeno del carsismo. Le rocce carbonatiche subiscono un allargamento delle fessure dapprima in superficie, quindi sempre più in profondità, nella massa carbonatica. Il fenomeno si traduce in forme superficiali (epigee) e sotterranee (ipogee) offrendo paesaggi mozzafiato. La Campania può usufruire dell’acqua proveniente dalle sorgenti del Matese, tra le quali abbiamo il Serino, il Torano, il Maretto. Le acque del Matese vengono utilizzate anche per l’energia elettrica. Nel corso del tempo si sono avute grandi opere di ingegneria idraulica. Fu costruito un acquedotto i cui resti li possiamo vedere ai Ponti Rossi, Napoli. Con le acque di tale acquedotto fu alimentata la “piscina mirabilis”, un serbatoio scavato nel tufo a Bacoli per l’approvvigionamento idrico della flotta da guerra romana.
Nel 1600 fu costruito un acquedotto ad opera del Carmignano, nei pressi di S. Agata de’ Goti. Il 10 maggio 1885 fu inaugurato l’Acquedotto del Serino. Dopo la Seconda guerra mondiale diviene municipalizzato. La funzione di garantire l’acqua potabile è dell’azienda che prima era chiamata A.M.A.N. (Azienda Municipalizzata Acquedotto Napoli).
Essa si trasformerà in A.R.I.N. (Azienda Risorse Idriche Napoli).
In seguito diviene una società per azioni, con il Comune di Napoli azionista. Poi si trasformerà in azienda speciale con il nome di A.B.C. (Acqua Bene Comune) e viene istituito un Comitato di sorveglianza con funzioni di controllo, di informazione sul servizio pubblico idrico.